Inter-Genoa non è solo la prossima partita nerazzurra in calendario ma anche quella più complicata, perché servono conferme dopo il derby. La squadra di Conte riceverà a San Siro un cliente scomodissimo chiamato Ballardini
OSTACOLO – Archiviata la vittoria nel Derby di Milano e con essa anche i due giorni di meritato riposo concessi da Antonio Conte alla squadra, è già tempo di tornare al lavoro. Ad Appiano Gentile già nelle prossime ore si inizierà a preparare tutti insieme la difficile partita in programma domenica pomeriggio a San Siro. Contro il Genoa di Davide Ballardini la sfida sarà davvero complicata dal punto di vista tattico e non solo per via dell’assenza di Achraf Hakimi per squalifica.
SPECCHIO – L’Inter di Conte oggi ha due problemi. Il primo è interno: specchiarsi troppo e vedersi bella. Il +4 sul Milan secondo, dopo lo 0-3 di San Siro, non è un buon motivo per prendere sottogamba i prossimi impegni. La squadra nerazzurra è forte ma basta una distrazione per tornare con i piedi per terra. E quella distrazione non deve arrivare in Inter-Genoa domenica. Il secondo è esterno: l’impostazione del Genoa di Ballardini, che si specchierà al 3-5-2 contiano. Fisicità diversa e anche a livello tecnico il paragone non regge, ma l’Inter ha già dimostrato di poter soffrire contro squadre che cercano di chiudersi nell’uno contro uno anziché attaccarla. Sarà una partita tattica.
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