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Ex di Torino-Inter: dal primo 3-5-2 di Mazzarri a D’Ambrosio cuore granata

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Flashback da Torino-Inter. Nerazzurri e granata saranno di fronte in una sfida chiave per il prosieguo del campionato. Il match riporterà a galla ricordi di un passato più o meno recente. Mazzarri, che provò ad imporre il suo 3-5-2 prima di Conte. D’Ambrosio capitano del Torino negli anni della rinascita post retrocessione, ma non solo. Ecco tutti gli ex di Torino-Inter

TORINO-INTER A MAGLIE INVERTITE

7 STORIE – Una foto, un’immagine, un flash per racchiudere destini incrociati e sbiaditi. Torino-Inter è una partita interessante sotto molti punti di vista. Lo sarà sicuramente per Walter Mazzarri, che ha già affrontato e battuto l’Inter lo scorso gennaio, ma non ha mai dimenticato lo scorcio d’esperienza in nerazzurro. Lacrime di ricordi scorreranno con molta probabilità sugli esterni, dove Cristian Ansaldi e Danilo D’Ambrosio potrebbero scendere in campo l’uno contro l’altro, a maglie invertite rispetto a qualche anno fa. Quasi certamente non sarà della partita a Torino, ma anche a Daniele Padelli potrebbero brillare gli occhi, dopo aver costruito un’intera carriera all’ombra della Mole. E nell’elenco degli ex di Torino-Inter non ci sono loro quattro.

EX INTER NEL TORINO (3)

MAZZARRI – Il rimpianto di non averci creduto, o forse quello di aver insistito in maniera ossessiva. La storia di Mazzarri, e del suo breve regno in nerazzurro, potrebbe essere racchiusa da una miriade di immagini e dichiarazioni annesse. Ci sentiamo di scegliere il celebre sketch che inquadrava lui e il suo vice, Nicolò Frustalupi, intenti nello sciorinare indicazioni gesticolando praticamente allo stesso modo (era un Inter-Napoli dell’ottobre 2014). Come se i segnali del primo avessero necessario bisogno di un supporto ulteriore, ma quella era un’Inter confusa, priva di ambizioni concrete e al centro di una burrasca identitaria, ancor prima che societaria. E come se non bastasse, in quel marasma di calciatori rigenerati e poi ricaduti nel baratro, è iniziato anche a piovere. La ricerca di alibi all’esterno è stata un’altra discriminante dell’Inter dell’ultimo decennio. Sono piovute lacrime amare, ma tra il 3-5-2 attuale di Antonio Conte e quello piuttosto cervellotico di Mazzarri, non possono passare soltanto differenze d’interpretazione.

Panchine con l’Inter: 58; Media punti: 1,66

Statistiche contro l’Inter: 7 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte (24 partite)

ANSALDI – Pochissime le apparizioni dell’argentino, in un club dove l’asado è storicamente un piatto molto gradito. Arrivato anche lui in un momento in cui l’Inter era letteralmente in balia degli eventi. L’addio di Roberto Mancini e l’arrivo frettoloso di Frank de Boer scossero l’ambiente. Il castello di carte, messo in piedi dopo l’estemporanea vittoria contro la Juventus, crollò al primo soffio di brezza ghiacciata. Falcidiato dagli infortuni, Ansaldi non riuscì mai a esprimere il suo vero potenziale, anche perché immerso in un contesto tattico profondamente caotico. Rimpianto per alcuni, ma non ha mai convinto. Da quinto di centrocampo avrebbe potuto dire la sua, ma non è mai sembrato avvezzo a certi palcoscenici.

Presenze con l’Inter: 26

ALTRI EX – Diego Laxalt (0 presenze, tesserato ma in prestito nel biennio 2013/15).

EX TORINO NELL’INTER (4)

D’AMBROSIO – Sono tantissimi i fotogrammi legati a D’Ambrosio che i tifosi dell’Inter hanno già appeso sugli stipiti dei loro letti. Momenti di pura euforia, utili per scacciare in un lampo le critiche furiose delle prime stagioni. Arrivato con Mazzarri in panchina (altro incrocio nostalgico), Danilo ha vissuto alti e bassi della storia recente nerazzurra. Le critiche nei suoi confronti si sono squagliate definitivamente con la rete alla Lazio, nel 2-3 in cui Matias Vecino ha scelto di riportare l’Inter nell’Europa che conta nel modo meno ortodosso. Gli anni al Torino sono stati una crescita continua, dalla Serie B fino alla chiamata in nerazzurro. Lui e Matteo Darmian erano gli stantuffi di quel 3-5-2 amministrato da Gian Piero Ventura. Di quel Torino fu capitano, ma non è stato facile per lui passare da eroe granata a reietto nerazzurro. Per questo scegliamo di celebrarlo col salvataggio su Patrick Cutrone, all’ultimo respiro, nel derby dello scorso 17 marzo. Ha respinto quella pallonata come le critiche degli ultimi anni: si è schiacciato al suolo, ma ha avuto la forza di rialzarsi. Ormai è resiliente nel corpo e nello spirito.

Presenze con il Torino: 123; Gol: 10

PADELLI – La sua storia recente è indissolubilmente legata a quella del Toro. Oltre cento presenze nel periodo post-ritorno in Serie A. Estremo difensore di sicuro affidamento, i suoi occhi di ghiaccio hanno regnato sovrani tra i pali dell’Olimpico per tre stagioni. Poi la scelta coraggiosa di far da vice a Samir Handanovic. Aveva la possibilità di andare a giocare in squadre minori, mantenendo in ogni caso il posto da titolare fisso. Ha scelto un’Inter in rampa di lancio, che aveva bisogno di solidità e certezze anche nelle retrovie. Qualche giorno fa è stato proprio il preparatore dei portieri nerazzurro a rimarcare la fondamentale presenza di Padelli, stimolo quotidiano per il titolare sloveno. D’altronde, la gestione delle gerarchie tra i pali è un mosaico delicatissimo da intersecare, Roma e Napoli insegnano. Più che di concorrenza agguerrita, pensando a Padelli parleremmo di competizione costruttiva. Il fotogramma a cui va associata la figura dell’ex Torino è inevitabilmente una sua parata in allenamento. Rigorosamente dietro al suo amico e collega Handanovic.

Presenze con il Torino: 116; Gol subiti: 146; Clean sheet: 29

ALTRI EX – Tommmaso Berni (0 presenze nella stagione 2013/14) e Kwadwo Asamoah (0 presenze in Prima Squadra ma in forza al Torino Primavera nella stagione 2007/08).

Pubblicato da
Daniele Berardi

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