Conte più di avere 3 dubbi ha 8 certezze ma per Milan-Inter tiene Pioli in bilico
Conte in conferenza stampa ha dato una traccia per poter anticipare alcuni temi prima del fischio d’inizio di Milan-Inter. La probabile formazione dell’Inter è nota ma qualche dubbio può essere alimentato nelle ultime ore. Più complicato per Pioli non dare tutto per scontato
TRE DUBBI INTERPRETABILI – La lettura che si può dare alle dichiarazioni di Antonio Conte (vedi conferenza stampa) alla vigilia di Milan-Inter non è univoca. Il tecnico nerazzurro ha parlato di tre dubbi ma non ha specifico che tipo di dubbi sono. Possono essere tre giocatori in ballottaggio per una maglia, quella da mezzala sinistra. Quindi, oltre al favorito Christian Eriksen, l’alternativa Roberto Gagliardini o rientrante Arturo Vidal. O più giocatori per tre ruoli. Oppure il triplo dubbio può coinvolgere il gioco delle coppie, quindi tutto il lato sinistro del campo. Da Alessandro Bastoni e Ivan Perisic a Aleksandar Kolarov e Ashley Young passando per Danilo D’Ambrosio e Matteo Darmian piazzati qua e là. Cosa significa questo? Nulla, se no che Conte ha in mano la situazione ma vuole mandare in tilt gli altri. E a livello comunicativo difficilmente è di aiuto ad altri.
STRATEGIA DELLA VIGILIA – A meno di 24 ore da Milan-Inter è impensabile che uno stratega come Conte non abbia deciso chi schierare dall’inizio. Piuttosto, i tre dubbi potrebbero estendersi al modulo con cui giocare, a chi affidare la regia e soprattutto a chi inserire a partita in corso. Sono sempre tre dubbi, no? Perché Conte può aver deciso di puntare nuovamente sul jolly Eriksen ma solo dalla panchina. Così come potrebbe lanciarlo nuovamente dall’inizio ma davanti alla difesa. Conte sa esattamente ciò che fa ma non può passare per l’allenatore più scontato. Lo abbiamo già scritto, questo Derby di Milano si presenta come quello più importante ma anche quello più banale dal punto di vista delle scelte (vedi focus). Conte non può scoprirsi troppo, soprattutto quando a scoprirsi potrebbe essere Stefano Pioli (vedi articolo). Più che avere tre dubbi, Conte ha otto certezze ed è la sua formazione-base. A Pioli il compito di scervellarsi per capire se tre undicesimi potrebbero davvero cambiare rispetto alle previsioni. Oppure se è solo la prima mossa anticipata della loro partita a scacchi. Perché Conte le partite da non fallire le prepara in largo anticipo.