Viktoria Plzen-Inter (0-2): Inzaghi ruota la squadra intorno al perno Acerbi
Viktoria Plzen-Inter si apre con il gol di Dzeko e si chiude con quello di Dumfries. Lo 0-2 nerazzurro in terra straniera aiuta la squadra di Inzaghi a riprendere quota nel suo Gruppo C. Ottima e sicura la prestazione nerazzurra, in particolare quella della difesa a tre guidata dal debuttante Acerbi. Di seguito l’analisi tattica di Viktoria Plzen-Inter in Champions League
Pre-Game Analysis: il modulo e le scelte di Inzaghi
FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare il Viktoria Plzen in Champions League: 24 Onana ; 37 Skriniar, 15 Acerbi, 95 A. Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella, 77 Brozovic ©, 22 Mkhitaryan, 8 Gosens; 9 Dzeko, 11 J. Correa.
In-Game Analysis: sviluppo e lettura di Viktoria Plzen-Inter
HIGHLIGHTS – Nel primo tempo, al 20′ il piattone destro di Dzeko su assist di Correa porta l’Inter in vantaggio (0-1). Nella ripresa, al 61′ il Viktoria Plzen rimane in dieci per l’espulsione di Bucha per il fallo su Barella. Infine, al 70′ Dumfries trova il diagonale vincente su assist di Dzeko (0-2).
SOSTITUZIONI – Al 64′, sul risultato di 0-1, arriva il primo cambio di Inzaghi: fuori Bastoni, dentro D’Ambrosio. Il numero 33 si posiziona da terzo terzo con Skriniar che come sempre scala sul centro-sinistra. Al 72′, sullo 0-2, ecco il triplo cambio nerazzurro: fuori Barella, Mkhitaryan e Correa, dentro Gagliardini, Calhanoglu e Lautaro Martinez. Tripla staffetta tra centrocampo e attacco. Infine, all’85′ arriva il quinto e ultimo cambio dell’Inter: fuori Brozovic, dentro Asllani. Il classe 2002 albanese debutta in Champions League agendo davanti alla difesa fino alla fine.
Player Analysis: focus sul singolo nerazzurro
TOP – Un gol e un assist valgono più di oltre 90′ perfetti, facile scegliere il protagonista della serata: Dzeko (vedi pagelle di Viktoria Plzen-Inter). Inzaghi si ritrova senza Lukaku e rinuncia – giustamente – anche a Lautaro Martinez e non solo per rilanciare Correa. Il tabellone di Plzen dà ragione alle scelte del tecnico nerazzurro. E la prestazione del centravanti bosniaco, non certo perfetta negli ultimi sedici metri, basta e avanza per portare a casa tre punti. Splendido il gol dello 0-1 sull’assist di Correa e ottimo l’assist per lo 0-2 di Dumfries. Fondamentale.
Post-Game Analysis: considerazioni finali su Viktoria Plzen-Inter
COMMENTO – L’Inter di Inzaghi vince meritatamente in terra straniera. Senza rischiare mai. Onana spettatore è anche merito della difesa, che chiude la partita senza sbavature. In particolare, da sottolineare l’esordio di Acerbi, che guida la linea a tre al posto di de Vrij. I movimenti del perno centrale nerazzurro permettono anche a Brozovic di sganciarsi con più regolarità. Il baricentro più alto e il dominio del gioco facilitano tutto. Soprattutto perché l’Inter ripropone la ricerca continua del gioco sulle fasce. Il Viktoria Plzen non è avversario inarrestabile ma ciò non cambia la situazione: la differenza è nell’approccio alla gara. Perché le gambe stavolta non tremano. Dopo il vantaggio, specie con l’uomo in più, è tutto in discesa. Le rotazioni nella formazione iniziale, unite al controllo degli sforzi nel corso della partita e ai cambi nella ripresa, valgono come prova di maturità superata in un periodo con più bassi che alti.
OSSERVAZIONE – La finta Lukaku-dipendenza dell’Inter di Conte, trasferita su quella di Inzaghi, riceve una bella dimostrazione in quel di Plzen. La coppia Lukaku-Lautaro Martinez viene smontata in favore di Dzeko-Correa. Su questo asse nasce lo 0-1 (via Gosens). E sempre dai movimenti del tandem offensivo si sviluppa la ripartenza che porta allo 0-2 di Dumfries. Se la squadra di Inzaghi fosse più concreta sotto porta una partita simile finirebbe facilmente con 4-5 gol di scarto. Non è così e quindi bisogna guardare i lati positivi di una prestazione in crescendo: zero gol subiti, zero rischi inutili e zero punti in classifica solo per i padroni di casa. La rosa lunga ma non troppo di Inzaghi permette solo modifiche mirate: Handanovic, de Vrij, Calhanoglu e Lautaro Martinez in panchina con Darmian è praticamente mezza formazione titolare. Onana, Acerbi, Mkhitaryan e Correa, senza dimenticare Gosens, non sono semplici comparse.