Analisi tattica

Inter-Empoli: Handanovic porta tutti in Champions parando il caos creato

L’Inter ottiene il pass per la Champions League dopo l’ultima partita al cardiopalma: il 2-1 sull’Empoli porta le firme di Keita e Nainggolan sul tabellino, ma soprattutto quello di Handanovic con parate decisive. Spalletti viene tradito dagli episodi (rigore parato a Icardi), dagli infortuni (Perisic) e dall’ultimo cambio (Dalbert)

FORMAZIONE – Ecco l’undici di partenza scelto da Spalletti per affrontare l’Empoli: Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Icardi.

Inter-Empoli Probabile Formazione
Inter-Empoli Formazione Ufficiale

MODULO – Ultima stagionale (e non solo…) per Spalletti all’Inter, che non cambia di una virgola l’assetto tattico-tipo della sua squadra: 4-2-3-1 con tutti i registi in campo (de Vrij dietro, Brozovic in mezzo e Nainggolan davanti), l’azzardo è Icardi centravanti al posto di Lautaro Martinez.

PRIMO TEMPO – Inter subito propositiva anche grazie all’approccio difensivo dell’Empoli, che si schiaccia con cinque difensori in linea e gioca solo in contropiede. L’Inter arriva facilmente a ridosso dell’area di rigore, ma i palloni messi in mezzo non sono giocabili per gli attaccanti. L’assedio dell’Inter è tale pur senza il filtro della linea mediana, infatti è sofferente nelle ripartenze. Dragowski para tutto ciò che gli arriva nello specchio della porta e ciò riassume benissimo i primi 45′. Il primo tempo termina 0-0: l’Inter domina, manca solo il gol.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con il primo cambio di Spalletti già nell’intervallo: fuori Asamoah, dentro Keita. Il senegalese agisce largo a sinistra, l’Inter passa al 4-4-1-1 con Perisic terzino sinistro e il solo Nainggolan a portare pressing centralmente dietro Icardi. La spinta dell’Inter sulle fasce aumenta così come la densità in mezzo al campo. Al 51′ l’Inter va in vantaggio con un diagonale destro velenosissimo di Keita dal limite dell’area. Dopo il vantaggio si passa al 4-5-1 più abbottonato con Nainggolan mezzala a facilitare il giro-palla. Al 58′ Dragowski atterra Icardi in area di rigore, assegnato dopo la valutazione al VAR, ma al 61′ lo calcia centralmente facendoselo respingere dal portiere dell’Empoli. In fase di possesso l’Inter torna ad attaccare con il 4-2-3-1 tenendo D’Ambrosio bassissimo a destra e Perisic più alto a raddoppiare su Keita. Al 71′ secondo cambio per l’Inter: fuori Icardi, dentro Lautaro Martinez. Staffetta in area di rigore tra i due attaccanti argentini. Subito dopo si infortuna Perisic, terzo cambio forzato per Spalletti al 74′: fuori Perisic, dentro Dalbert. Il brasiliano agisce da terzino sinistro. Al 76′ buco difensivo proprio dalla sinistra, da dove arriva una palla che Traoré deve solo mettere in rete. Inter costretta a riversarsi in avanti, saltano gli schemi. Al 81′ Nainggolan con freddezza ribadisce in rete la palla respinta dal palo sul tiro di Vecino. Al 89′ rocambolesca traversa dell’Empoli su intervento miracoloso di D’Ambrosio dopo un altro errore difensivo di Dalbert. Inter schiacciatissima in area di rigore. Al 94′ Brozovic segna da centrocampo a porta vuota sfruttando l’avanzata di Dragowski sul calcio d’angolo, ma Banti annulla grazie all’intervento del VAR: trattenuta di Keita sul portiere, doppia ammonizione ed espulsione, Inter in dieci dal 97′ per l’ultimo minuto di gioco con una sorta di 4-5-0 difensivissimo (come da immagine sotto allegata, ndr). Assedio finale dell’Empoli, Handanovic para tutto. Il secondo tempo termina 2-1: obiettivo raggiunto, ma che sofferenza!

Inter-Empoli Formazione Finale
Inter-Empoli Formazione Finale

PROTAGONISTA – Prestazione sontuosa di un solo giocatore, probabilmente il meno atteso per certi versi: Handanovic. L’Inter non soffre fino al rigore sbagliato da Icardi, ma appena inizia il blackout che dura fino al 98′, l’unico a tenere a galla tutti è proprio il capitano, che – tra uscite, interventi di mani, piedi, faccia e altre parti del corpo ancora sconosciute – evita il gol che avrebbe estromesso l’Inter dalla prossima Champions, una volta entrata in un vortice di caos creatosi da sé. Poche parole, stavolta. Prestazione da 10 in pagella, senza esagerare. Monumentale.

COMMENTO – L’Inter doveva vincere per andare in Champions. L’ha fatto, anche soffrendo a dismisura. Bene così, obiettivo minimo raggiunto. C’è poco da festeggiare, soprattutto quando devi ringraziare il portiere-capitano per essere arrivato dove dovevi arrivare. Spalletti aspetta solo la comunicazione dell’esonero, di certo gli episodi non lo aiutano: Icardi sbaglia il rigore del 2-0; Perisic da terzino (ottimo) si fa male costringendo Dalbert a entrare a freddo dopo mesi di assenza, regalando subito l’1-1; Keita fa una follia alla fine, annullando il 3-1 e creando un rischio di 2-2 al 98′. C’è davvero pochissimo da analizzare, pochissimo. Forse bisogna solo fare pulizia e ripartire da pochissimi elementi in rosa. Per puntare a qualcosa di più della Champions. Tutto qui: oggi grazie Spalletti e grazie Handanovic, ma l’Inter merita più che i festeggiamenti per un terzo/quarto posto in coabitazione.

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