Inter-Borussia Monchengladbach: Eriksen in partita, appena esce è caos
RESOCONTO PARTITA
PRIMO TEMPO – L’approccio alla partita è subito offensivo. Grande spinta da sinistra con Perisic, mentre Darmian diligentemente gioca basso in fase di non possesso trasformando a quattro la linea difensiva. Sanchez parte da sinistra ma svaria su tutto il fronte offensivo, sfruttando al meglio i sempre ottimi movimenti di Lukaku. La posizione di Eriksen è determinante nella manovra dell’Inter: si allarga da mezzala sinistra quando c’è da ricevere palla e si abbassa in regia quando bisogna costruire, oltre ad arrivare al tiro avanzando sulla trequarti. Manca il ritmo, però finché si è in controllo va bene così. Ciò che manca veramente è l’ultima giocata, che sia un tiro o semplicemente un passaggio. Infatti l’Inter schiaccia i tedeschi dal 1′ al 46′ ma senza riuscire a trovare la rete, pur costruendo abbastanza e da tutti i lati. Il primo tempo termina 0-0: dominio sterile della squadra di Conte.
SECONDO TEMPO – A inizio ripresa subito un cambio (forzato) per l’Inter: fuori Sanchez, dentro Lautaro Martinez. Staffetta in attacco che premi subito, infatti al 49′ l’Inter va in vantaggio dopo un’azione insistita che si conclude con il gol di Lukaku a botta sicura. Senza Sanchez, Eriksen torna a fare il trequartista puro, ruolo in cui riesce a mandare in porta qualsiasi compagno. Il Borussia Monchengladbach pian piano prende campo e prova a schiacciare l’Inter, pur lasciando praterie nel lato di Darmian. Al 61′ il VAR assegna un rigore ai tedeschi per farlo di Vidal e al 63′ Bensebaini supera Handanovic dal dischetto. La stanchezza di Vidal dopo un’oretta modifica l’assetto del centrocampo: il cileno fa da schermo davanti alla difesa, Eriksen è più basso in regia e Barella più alto ma defilato in pressing. L’Inter perde compattezza nel reparto più importante, cercando una verticalità impossibile con i tre centrocampisti a creare un 1-1-1 che li allontana sia dagli esterni sia dalle punte. Al 79′ doppio cambio per Conte: fuori Perisic ed Eriksen, dentro Bastoni e Brozovic. L’italiano si posiziona da terzo sinistro così Kolarov avanza a centrocampo, invece il croato agisce da mezzala sinistra nel 3-5-2, “ufficializzando” il ruolo di Vidal da perno davanti alla difesa (praticamente 3-1-4-2). All’83’ palo clamoroso di Lautaro Martinez, ma all’88’ il VAR convalida il gol di Plea segnato in contropiede. Malissimo il posizionamento della difesa, che lascia Vidal praticamente ultimo uomo. Al 90′ Lukaku pareggia a porta vuota sugli sviluppi di un corner, mentre il forcing finale non porta altro. Il secondo tempo termina 2-2: danni limitati, ma due punti (importanti) persi.
Nella pagina successiva le considerazioni post-partita, con protagonista e commento.