Genoa-Inter: Conte azzecca in tempo la mossa Barella, questione di ritmo
CONSIDERAZIONI POST-PARTITA
PROTAGONISTA – Entra e cambia la partita, decidendola con un “assist”, il migliore non può che essere uno: Barella. Il centrocampista italiano ha una marcia in più rispetto ai compagni di reparto. In primis la concretezza, rispetto a Brozovic. Senza dubbio la continuità, rispetto a Vidal. E sicuramente l’aggressività, rispetto a Eriksen. Per come intende Conte il ruolo di “trequartista”, Barella (fresco di panchina iniziale) nei minuti giocati fa esattamente ciò che serve. Probabilmente il suo dinamismo avrebbe fatto più comodo davanti alla difesa, dove la coppia Brozovic-Vidal non è apparsa al meglio, ma visto che lo 0-1 è al 50% suo che dire di più? Magari avere un Barella dietro e uno più avanti… Senza nulla togliere a Eriksen, che è un centrocampista diametralmente opposto al numero 23. E potrebbero/dovrebbero giocare insieme. Anzi, in coppia. Però la scena è giustamente tutta per il più “contiano” dei due. Salvezza.
COMMENTO – La mossa è semplice: fuori “il meno peggio”, dentro l’unico in grado di fare la differenza a centrocampo. L’ingresso di Barella è fondamentale. Perché arriva nei tempi giusti. Non interessano i modi – avrebbe potuto sostituire tranquillamente Brozovic o Vidal anziché Eriksen – ma i tempi. Prima dell’ora di gioco, quando all’Inter manca il guizzo vincente sulla linea mediana. Il fatto che il numero 23 lo riesca a trovare sulla trequarti è un valore aggiunto. Nell’abbondante mezz’ora finale fa tutto, come sempre: trequartista, mezzala, regista e incontrista. Barella è un giocatore unico nel suo complesso, per caratteristiche e soprattutto ritmo. Ed è proprio questa la differenza: Eriksen fa correre il pallone, Barella corre più di tutti e tutto. Il ritmo cambia e con esso il risultato. L’Inter domina dall’inizio alla fine, eppure i gol arrivano dopo le modifiche tattiche di Conte. Stavolta premianti. Anche l’uscita di Perisic in favore di Hakimi – resa possibile dall’ottimo Darmian bilaterale – non va sottovalutata. L’Inter vince una partita che doveva essere vinta e lo fa senza mai soffrire, con un turnover intelligente e facendo mettere nelle gambe minuti importanti a tutti i disponibili (pochi). Addirittura ottimi Ranocchia e Darmian, bene Pinamonti (al ri-debutto). Trasferta positiva. “La strada è giusta”, sì. Anche se c’è ancora parecchia confusione a livello di idee in campo. La manovra Lukaku-centrica smetterà di essere tale quando rientreranno a pieno regime tutti i titolari, si spera. Intanto va bene così. Genoa-Inter dà tre punti che valgono molto per classifica e morale: bene così, ora testa alla Champions League.