Atalanta-Inter: Gasperini cambia e sorprende, Inzaghi cambia ma senza reagire
Atalanta-Inter è la partita tattica per eccellenza. Merito dei due allenatori, in particolare di Gasperini che decide di sorprendere tutti optando per la difesa a quattro. Una scelta che modifica il copione della partita, già diverso per le decisioni di Inzaghi dal 1′. Lo 0-0 di Bergamo è il risultato più giusto, in fondo. Di seguito l’analisi tattica di Atalanta-Inter
Pre-Game Analysis: la preparazione e le scelte di Inzaghi
FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza scelto da Inzaghi per affrontare l’Atalanta in Serie A: Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, A. Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; A. Sanchez, Dzeko.
In-Game Analysis: lo sviluppo e la lettura della partita
MODIFICHE – Al 68′ arriva il triplo cambio iniziale di Inzaghi: fuori Darmian, Calhanoglu e Sanchez, dentro Dumfries, Vidal e Correa. Staffetta nel ruolo di quinto destro e in attacco, mentre il numero 22 cileno a centrocampo si posiziona sul centro-destra facendo traslocare Barella nel ruolo di mezzala sinistra. Infine, all’83’ avviene il doppio cambio finale per l’Inter: fuori Bastoni e Dzeko, dentro de Vrij e Lautaro Martinez. Il numero 6 olandese si posiziona al centro della difesa facendo slittare Skriniar nel ruolo di terzo sinistro, invece il numero 10 argentino in attacco agisce alla destra del connazionale Correa (come da immagine sotto allegata, ndr).
Player Analysis: il singolo decisivo in Atalanta-Inter visto ai raggi X
PROTAGONISTA – Quando è il migliore in campo (vedi pagelle di Atalanta-Inter), la maggior parte delle volte qualcosa non va, e a Bergamo è esattamente così con il portiere decisivo: Handanovic. L’Inter strappa un punto all’Atalanta grazie alle parate del suo capitano. Fosse finita 1-0 non ci sarebbe stato nulla da dire. Il numero 1 sloveno permette di non affondare e addizionare un “+1” che male non fa alla propria classifica. Anzi. Da tempo non si vedeva un’Inter a secco di gol costretta a ringraziare il suo estremo difensore. Saracinesca.
Post-Game Analysis: le considerazioni finali su Atalanta-Inter
COMMENTO – L’aggressività dell’Atalanta, aggiunta alla stanchezza pregressa dell’Inter, caratterizza un primo tempo brutto tecnicamente ma tatticamente interessante. La squadra di Inzaghi presenta un baricentro più basso del solito. Più attenta alla fase difensiva che a quella offensiva. Nella ripresa l’inerzia non cambia ma, senza fare cambi, l’Atalanta costruisce le azioni migliori. I tre cambi (fisiologici ma limitati) di Gasperini servono ad arrivare al 93′ in parità numerica, a differenza delle cinque opzioni che Inzaghi può pescare dalla panchina. Il temporeggiare del tecnico interista, già sorpreso dalla scelta della difesa a quattro di Gasperini, è simbolico. L’impressione è che Inzaghi voglia accontentarsi di cercare lo 0-1 senza grossi rischi, accettando di buon grado lo 0-0 maturato fin lì. La staffetta tardiva tra Dzeko e Lautaro Martinez (scelta giusta dal 1′?) condiziona la ripresa dell’Inter. Inzaghi cambia per non cambiare: manca la reazione decisiva. L’Inter a Bergamo non ha fame da tre punti.
OSSERVAZIONE – L’Inter ha due risultati su tre: non perdere – come all’andata – e vincere, migliorando addirittura il ruolino di marcia. E un alibi: i 120′ più recupero di Inter-Juventus di Supercoppa Italiana, un dispendio di energia esagerato a nemmeno 100 ore dalla trasferta di Bergamo. Lo stesso, però, può dirsi per l’Atalanta. Gasperini arriva in emergenza, praticamente senza panchina e con un undici titolare di livello ma non all’altezza della formazione-tipo. Tradotto: strappare un punto alla capolista sarebbe un un punto d’oro. E cosi è. Alla fine lo 0-0 di Atalanta-Inter può far felici tutti, al di là delle ambizioni e dall’ossessione per la vittoria. A Inzaghi si può muovere una critica per la scelta sulle rotazioni dal 1′ e i cambi perlopiù conservativi nonché tardivi (l’Atalanta non aveva davvero opzioni dalla panchina…) ma è comprensibile. La rosa dell’Inter non è così profonda da riorganizzare l’undici titolare con modifiche importanti, sia dall’inizio sia in corsa. E il mercato fermo non aiuta… Giocando ogni tre giorni, è normale frenare ogni tanto. Lo 0-0 di Atalanta-Inter è un punto guadagnato: non cambia nulla rispetto al girone di andata ma è il caso di iniziare a vincere certi scontri diretti. Occhio al Milan.