Atalanta-Inter: Conte (si) difende l’indifendibile, la replica di agosto non va
RESOCONTO PARTITA
PRIMO TEMPO – La prima osservazione è per la posizione di Sanchez, che parte da sinistra alle spalle di Lautaro Martinez. In questo modo il 3-5-2 dell’Inter è più un 3-5-1-1 in cui il cileno agisce da regista offensivo, togliendo il compito e soprattutto gli spazi a Barella, relegato a fare la mezzala. L’Inter come al solito fa la partita scegliendo la via del possesso palla, ma la manovra ha bisogno di circa mezz’ora per velocizzarsi. Infatti i ritmi inizialmente sono lenti. Troppo lenti. Tutti i lanci del “regista” basso Brozovic sono fuori misura e anche questo condiziona negativamente la costruzione. Pochi spunti offensivi ma almeno nessun tipo di pericolo in fase difensiva. Il primo tempo termina 0-0: Atalanta timida, un peccato non aver sfruttato la situazione.
SECONDO TEMPO – Nessuna modifica a inizio ripresa ma Inter più attenta nell’allargare il gioco sulle fasce, poco sfruttate nella prima parte. Al 58′ Lautaro Martinez di testa sovrasta tutti su cross di Young dalla sinistra. L’Inter ha l’occasione di chiudere la partita con la prima vera giocata in verticale a campo aperto, ma Vidal e Barella si fanno murare da Sportiello. Al 70′ primo cambio per l’Inter: fuori Vidal, dentro Gagliardini. Staffetta in mezzo al campo. Il numero 5 agisce da mezzala ma fatica a trovare una posizione fissa, anche per via dei movimenti di Barella in zona centrale. Al 74′ primo doppio cambio per Conte: fuori Sanchez e Lautaro Martinez, dentro Perisic e Lukaku. Cambia la coppia in attacco. Forze fresche per provare a gestire le ripartenze e soprattutto il vantaggio. Ma al 79′ Miranchuk, girandosi su se stesso, pareggia superando Handanovic al primo tiro della partita. Dormita difensiva grave. L’ennesima. All’83’ secondo e ultimo doppio cambio per l’Inter: fuori Darmian e Young, dentro Hakimi e D’Ambrosio. Cambiano gli esterni per gli ultimi dieci minuti (come da immagine sotto allegata, ndr). Non cambia la qualità del gioco, anzi. Il finale è più sofferenza che altro. Il secondo tempo termina 1-1: altri due punti persi per strada per una distrazione fatale.
Nella pagina successiva le considerazioni post-partita, con protagonista e commento.