3 appunti su Udinese-Inter: Eriksen-Brozovic, Young e Vecino
La rubrica “3 appunti” pone l’attenzione su tre aspetti singolari di una partita. La prestazione di un singolo giocatore, una rete, o un dato statistico: tre cose da porre in risalto. Per Udinese-Inter i 3 appunti riguardano le differenze tra Eriksen e Brozovic, la conferma di Young e la prova di Vecino.
1. ERIKSEN-BROZOVIC – Christian Eriksen era il giocatore più atteso di Udinese-Inter, alla prima da titolare in nerazzurro. Il danese non ha deluso, ma non ha nemmeno impressionato particolarmente. Alcuni palloni persi ed alcuni tocchi di troppo negli ultimi 20 metri hanno impedito all’Inter di capitalizzare prima. L’ex Tottenham parla lo stesso linguaggio calcistico di Marcelo Brozovic, ma il croato conosce meglio la visione di Antonio Conte. Col suo ingresso, i giri del motore nerazzurro hanno preso il ritmo giusto, e sono arrivati i due gol decisivi di Romelu Lukaku. I tifosi aspettano ora di vedere Eriksen e Brozovic assieme: solo lì si potrà valutare il vero impatto del danese.
2. CORSIE FRESCHE – Ashley Young conferma l’ottimo stato di forma anche in Udinese-Inter. Schierato a sinistra, l’ala inglese ha messo in mostra la consueta tonicità fisica, che più volte l’ha portato nei pressi dell’area friulana. Un paio di tiri a giro hanno impensierito Juan Musso. Inoltre è bravissimo nello svolgere la doppia fase: in area ha anche salvato una conclusione pericolosa di Stryger Larsen.
3. DINAMISMO CONTROLLATO – Una delle caratteristiche che accompagnano da sempre Matias Vecino è quella del dinamismo in mezzo al campo. In Udinese-Inter l’uruguaiano ha limitato i movimenti fuori tempo e forzati che spesso ne hanno limitato le prestazioni. Ha anzi rispolverato la sua capacità di inserimento, che in un paio di occasioni l’ha portato vicinissimo alla rete. Sul mercato fino agli ultimi giorni, è un recupero – mentale prima che tattico – da non sottovalutare per la seconda parte della stagione interista.