3 appunti su Juventus-Inter: Handanovic, pressing alto, Skriniar in fascia
La rubrica “3 appunti” pone l’attenzione su tre aspetti singolari di una partita. La prestazione di un singolo giocatore, una rete, o un dato statistico: tre cose da porre in risalto. Con Juventus-Inter parliamo del rientro di Handanovic, del pressing alto (nel primo tempo) e dell’esperimento che ha visto Skriniar a tutta fascia.
1. RIENTRO IMPORTANTE – Juventus-Inter ha visto il ritorno in campo di Samir Handanovic, fuori da Inter-Fiorentina di Coppa Italia. Il capitano nerazzurro non si è dovuto particolarmente impegnare contro il tridente bianconero, e sui gol è incolpevole. Il suo rientro è stato importante su un altro versante: ha riportato sicurezza in un reparto che, in sua assenza, ha scricchiolato più del dovuto. Il pacchetto arretrato nutre più fiducia nelle proprietà di calcio del numero 1 sloveno: con Handanovic di nuovo tra i pali, è cambiata (e migliorata) la manovra di costruzione dal basso.
2. PRESSING ALTO – Soprattutto nel primo tempo di Juventus-Inter, i nerazzurri hanno messo in atto un pressing piuttosto alto. Marcelo Brozovic tentava di marcare il primo portatore di palla, costringendolo a ripartire. Stefan de Vrij alzava invece la pressione sul riferimento offensivo bianconero (Cristiano Ronaldo o Gonzalo Higuain), costringendolo a spezzare il ritmo e rinculare. Un’ottima prova che non si è replicata nella ripresa, dove la Juventus ha oltretutto preferito passare per la fascia sinistra, per sbloccare la gara.
3. ESPERIMENTO SKRINIAR – Al 74′ di Juventus-Inter è uscito Antonio Candreva, autore di una prova piuttosto incolore sulla fascia destra. Al suo posto è entrato Roberto Gagliardini, probabilmente per portare più peso in mezzo e liberare Christian Eriksen. Per ovviare alla lacuna sulla corsia di destra, Antonio Conte ha chiesto a Milan Skriniar di alzarsi. Il centrale slovacco non ha le necessarie doti atletiche e tecniche per agire da esterno a tutta fascia, ma ha tuttavia brillato. Grazie al fisico, più volte ha bloccato possibili spunti bianconeri in una zona più avanzata, obbligando la Juventus ad operare altre scelte offensive.