Kathellen Sousa, difensore dell’Inter Women, ha parlato di se stessa e non solo, nel corso del format “In Her Shoes”, in onda su “DAZN”
ARRIVO – Kathellen Sousa sulla stagione e l’approdo all’Inter Women. «È una stagione particolare finora a causa del Covid, ma da quando sono arrivata le ragazze e lo staff sono stati molto gentili con me. Mi hanno accolta benissimo e quindi è stato semplice inserirmi».
MUSICA – Kathellen Sousa e la passione per la musica. «Metto quasi sempre la musica, direi che quasi la metà della giornata la passo ascoltando la musica. Credo che la musica è il calcio siano simili: in entrambi cose c’è il ritmo, il movimento è così si riesce anche a riscaldarmi perché fa molto freddo! Sono sempre quella che porta la musica nel gruppo, anche perché, io, Carol e Anna siamo quelle che non parlano molto italiano e la musica è un modo per muoversi e stare insieme. È un bel modo per fare gruppo. Se non fossi stata una calciatrice? Sarei stata una ballerina!».
ESPERIENZE – Kathellen Sousa sulle esperienze precedenti. «Negli Stati Uniti, come si vede anche con la nazionale americana, sono molto fisiche. Ho imparato molto da quella esperienza. In Francia le calciatrici sono fisiche ma anche tecniche. Ho approfittato di queste esperienze per imparare tanto e per fare bene ora in questo campionato. Si tratta di imparare passo dopo passo e provare a dare sempre il meglio di me stessa».
INIZI – Kathellen Sousa sui suoi primi calci al pallone. «Ho iniziato a giocare a centrocampo. Dopo sono diventata centravanti, mentre ora gioco in difesa. Ho giocato dovunque, tranne che in porta! Credo che mi abbia fatto bene giocare a futsal in uno spazio così ristretto, perché ha migliorato il mio gioco».
GENITORI – Kathellen Sousa parla di sua mamma che giocava a calcio e suo padre che invece non era molto sportivo. «Verissimo! Mio padre non sa nemmeno calciare un pallone. Mia madre invece adora giocare e quando torno in Brasile giochiamo sempre in spiaggia. Lei si diverte a giocare mentre mio padre sta lì a guardare».
NAZIONALE – Kathellen Sousa e la nazionale del Brasile. «È molto interessante perché ho iniziato con la nazionale brasiliana nel 2018. Sono passati quasi tre anni ed è stato pazzesco. È il sogno di ogni bambina giocare per la nazionale. Ho giocato anche il Mondiale ed è stato incredibile. Indossare la maglia verdeoro e rappresentare il proprio Paese è una cosa indescrivibile».
COMPAGNE DI SQUADRA – Kathellen Sousa sulle compagne di squadra dell’Inter Women. «Vado d’accordo con tutte. Non parlo ancora molto italiano. Di conseguenza, è più semplice parlare con le compagne che vengono dall’estero e parlano inglese, ma anche con Yoreli che palestra un po’ portoghese, perché ha giocato in Brasile. Passo più tempo con le ragazze straniere ma vado d’accordo con tutte».
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