Karchouni: «L’Inter è casa, qui grazie a mamma! Derby? Partita a sé»
Karchouni ha raccontato il suo amore per l’Inter con la decisione della madre di spronarla a venire a Milano. Poi qualche considerazione sul Derby di oggi contro il Milan
TESTA ALLA GARA − Karchouni non vuole sentire parlare di classifica: «Non penseremo alla classifica quando scenderemo in campo. Il pensiero è solo giocare bene questa partita, che è un Derby da vincere. In questo momento la classifica non importa, dobbiamo rimanere concentrate su questo match e poi su quello che verrà dopo».
GARA A SÈ − Per Karchouni, il Derby ha sempre un sapore speciale: «Un Derby è sempre diverso da giocare, per l’atmosfera, poi tutti vogliono vincerlo e poi è un piacere avere la possibilità di giocarlo, specialmente qui a Milano se indossi la maglia dell’Inter. Io sono super motivata».
GOL PREFERITO − Così Karchouni alla domanda sul gol a cui più è affezionata: «Se devo essere onesta, no. Io ogni volta che segno penso in quel momento di essere la persona più felice del mondo. Per cui ogni rete è importante a modo suo, nel mio cuore, nel momento in cui segno, quella diventa la mia preferita».
CASA − Karchouni non ha dubbi su cosa significhi l’Inter: «È vero mi sono sentita subito a mio agio e penso che il segreto sia che per me l’Inter è casa. Parte tutto da lì, perché quando ti senti a casa viene tutto molto facile. Io da quando sono arrivata a Milano mi sento libera di esprimermi quando sono in campo. È anzi è la prima volta che mi sento così, ma sono molto contenta, perché riesco ad esprimere veramente il mio potenziale».
CONSIGLIO MAMMA − La centrocampista francese tira in ballo la madre sulla scelta di venire in nerazzurro: «Questa è una bella domanda, perché io ero molto indecisa, se proseguire nel campionato francese o trasferirmi in Italia, in un campionato che stava crescendo molto. Alla fine, ho chiesto aiuto alla mamma ed è stata lei a dirmi: “Secondo me all’Inter ti troverai bene, vedrai“. Ovviamente, ho ascoltato il suo consiglio. Sono molto legata alla mia famiglia, loro sono molto importanti per me e condivido con loro tutte le mie decisioni».
IDOLO − Per Karchouni, Zidane il giocatore preferito: «Il calcio era un momento speciale in famiglia, che condividevo soprattutto con mio padre. Lui amava Zinedine Zidane. Guardavamo per tutto il tempo i suoi video, ho iniziato così con il pallone, a due anni: guardando Zidane e cercando di imitarlo».
LAVORARE − Il segreto secondo la nerazzurra è non fermarsi mai: «Che bisogna lavorare, ma con il sorriso. Bisogna essere contenti quando si fa tanta fatica, che all’inizio è una cosa difficile, ma è quello che fa sì che alla fine uno migliori. Io cerco di imparare e migliorare ogni giorno. Qui a Milano ho avuto anche la fortuna di avere delle persone speciali intorno a me e ho imparato tante cose, soprattutto su me stessa. Questo ha fatto sì che io credessi più in me e che migliorassi il mio gioco, e che quindi venissero fuori tutte le mie libertà».
SIGNIFICATO − Karchouni e il calcio: «Facile: la felicità. Quando gioco sono felice. E la libertà: quando ho iniziato eravamo io e il pallone, andavo da casa fino a scuola palleggiando per tutta la strada, stavo senza pensieri ed ero tutta contenta».
OBIETTIVI − Infine, Karchouni si pone un traguardo in questa stagione: «Non è importante tanto la classifica, ma che cresciamo insieme. Alla fine, stiamo dividendo un pezzo della nostra vita. Per me è importante che ognuno sia soddisfatto e che insieme cresciamo come squadra».
Fonte: Tuttosport − Alessia Scurati