Brustia racconta: “Coronavirus? Mi alleno tutti i giorni. Una vita all’Inter”
Brustia si è raccontata in una calling con la compagna di squadra Marta Pandini e Elena e Nadia Fanchini. La calciatrice dell’Inter racconta i primi approcci con il calcio e il momento attuale. Ecco le sue dichiarazioni, riportate dal profilo Youtube della società nerazzurra
CORONAVIRUS, MA TANTI ALLENAMENTI
Martina Brustia racconta come sta affrontando il periodo del Coronavirus: «C’è grande attenzione all’aspetto sportivo in questo periodo. Cerco di allenarmi tutti i giorni e sfrutto il tempo a disposizione per fare lavori di prevenzioni e forza. La corsa è penalizzata ovviamente, ma non si abbandona il focus sull’allenamento. Feeling di squadra? Si acquisisce col tempo e imparando a conoscersi. Magari perdo un po’ la testa, mi faccio sovrastare dalla situazione. Poi ci conosciamo da tanto tempo e sappiamo che quello che ci diciamo in campo resta in campo. Poi ne possiamo parlare dopo qualche giorno. Calcio? E’ sempre stato innato. Mi è sempre piaciuto questo sport, cercavo la palla inconsapevolmente. Poi mio padre, mio zio e mio nonno hanno giocato e allenato: mi hanno influenzato molto. All’inizio la mia famiglia non voleva, ma alla fine si sono convinti e alle Elementari ho iniziato a giocare in una squadra maschile».
STORIA A COLORI NERAZZURRI
Martina Brustia si sofferma sulla sua esperienza nerazzurra: «Poi sono passata all’Inter, una storia lunga! Una vita passata all’Inter. Famiglia? Fondamentale. I miei genitori mi hanno sempre sostenuta. Se penso a tutti i km fatti per allenarmi… Mi aspettavano 2 ore e mezza in macchina e cenevamo insieme alle 22-23 di sera. Non è una cosa scontata: è un sacrificio che hanno fatto per me. Cerco di non dimenticarlo mai in ogni conquista e ogni volta che scendo in campo – dice Brustia -. Italia? Il fatto di conoscersi tutti dato che abbiamo giocato insieme dall’Under-17 è fondamentale. Sicuramente quando si arriva in raduno i primi giorni c’è un’atmosfera un po’ strana. Ma poi è bellissimo essere in Nazionale. Infortuni? Anche a noi capita, dopo il ritorno da un infortunio, la felicità sovrasta la paura, ma poi capita che nei contrasti hai quasi un meccanismo di protezione. Ci vuole del tempo per tornare come prima. Rivedere video? Vediamo gli avversari e poi ci rivediamo durante la partita. Ci aiuta farlo col mister».