Roma-Inter Primavera, le pagelle: Iliev fa un altro sport, 8! Casadei si riscatta
Roma-Inter è terminata 1-2 dopo i tempi supplementari. Il gol-capolavoro di Iliev regala lo Scudetto a Chivu, che deve ringraziare anche Casadei per il pareggio insperato. Prestazione poco tecnica con qualche picco individuale, ma è comprensibile a stagione – estenuante – più che finita. Di seguito le pagelle di Roma-Inter, Finale Scudetto Primavera 1
WILLIAM ROVIDA 7 – Non riesce a intervenire sul colpo di testa di Vicario ma è il meno colpevole dell’Inter in occasione dell’1-0 giallorosso. Poco chiamato in causa per 90′, attento in pieno recupero sul tentativo di Padula. E nei tempi supplementari fa la differenza, esaltandosi sulla doppia velenosa conclusione di Cassano. E deve ringraziare la traversa che nega la doppietta a Vicario nel 117′.
Roma-Inter Primavera, le pagelle dei difensori
ALESSANDRO SILVESTRO 6.5 – Non fa mancare la sua spinta sulla destra ma dura poco. Si concentra sulla fase difensiva finché ne ha.
– Dal 106′ FRANCESCO NUNZIATINI SV – L’ultimo cambio di Chivu, che deve modificare praticamente tutto in campo per trovare la quadra. Non ha modo di farsi “apprezzare” davvero.
ANDI HOTI 5 – Non inizia bene. Partecipa al blackout in marcatura su Vicario sul corner che permette alla Roma di sbloccare la partita. Poi va meglio nella parte finale, quando l’Inter soffre esageratamente.
ANDREA MORETTI 7 – Il più attento della retroguardia nerazzurra, anche se poco aiutato. Bene sia in anticipo sia in scivolata. Stringe i denti nel finale per aiutare la squadra.
FRANCO CARBONI 6.5 – Ci si aspettava una finale diversa da parte di uno dei nerazzurri più attesi e invece tocca constatare che sbaglia partita per oltre un’ora. Poco preciso nei tocchi, mai davvero pericoloso in fase di spinta. Finché non azzecca il cross vincente per la testa di Casadei.
Roma-Inter Primavera, le pagelle dei difensori
GIOVANNI FABBIAN 5 – Meno brillante del solito. Poco incisivo sia in mezzo al campo sia a ridosso dell’area di rigore. Non a caso è il primo a essere sostituito.
– Dal 58′ SAMUEL GRYGAR 6.5 – Prezioso sia fisicamente sia tatticamente. Fa cambiare approccio alla mediana nerazzurra. Chiude da terzino destro per tutto il secondo tempo supplementare.
MATTIA SANGALLI 5.5 – Come Hoti, come Fabbian. Non gioca la sua miglior partita stagionale e partecipa all’errore collettivo che potrebbe costare caro.
– Dal 79′ NIKOLA ILIEV 8 – Di un altro livello tecnico rispetto ai compagni, può fare la differenza con un movimento o un tocco. Forse esagera nelle giocate ma può permetterselo. E lo dimostra con il gol dell’1-2 nel primo tempo supplementare: un capolavoro di tecnica individuale. Predestinato. Il migliore.
CESARE CASADEI 7 – Sbaglia troppo in mezzo al campo e in marcatura, compresa quella in area di rigore sull’1-0 della Roma. Ma si riscatta subito con il pezzo forte della casa: il gol di testa dell’1-1 è merce rara. Guida i compagni fino al 120′ con la fascia di capitano al braccio.
LORENZO PESCHETOLA 6 – Inizia alla grande, facendo notare per un paio di guizzi soprattutto sulla fascia. Si spegne nella ripresa, convincendo Chivu a sostituirlo.
– Dal 66′ VALENTIN CARBONI 7 – Cambia la partita con la sua qualità tra le linee. E va anche vicino al gol. Poi Iliev gli toglie la scena “offensiva” ed è costretto ad aiutare in mezzo.
FABIO ABIUSO 5 – Chivu gli dà fiducia e non la ripaga al 100%. L’impegno non manca ma si vede pochissimo, anche meno del compagno di reparto.
– Dal 79′ ENOCH OWUSU 6.5 – Aggiunge rapidità all’attacco nerazzurro, anche se è meno coinvolto degli altri compagni di reparto. Lotta come un leone su tutti i palloni, rivelandosi un terzino destro aggiunto.
OLIVER JURGENS 5.5 – Tanto lavoro per i compagni, poca concretezza in area di rigore. In oltre un’ora di gioco non riesce a trovare la via del gol (dell’ex).
– Dal 66′ JAN ZUBEREK 6.5 – La fisicità al servizio della squadra fa la differenza a questi livelli. Non sempre perfetto nelle giocate e ogni tanto passivo nei movimenti.
Il voto all’allenatore dell’Inter Under-19
CRISTIAN CHIVU 7 – Vince il primo Scudetto Primavera alla prima occasione, pur non partendo come favorito probabilmente. Nella finalissima contro la Roma si vede la sua mano soprattutto nei cambi, quando decide di mettere al centro la qualità senza rinunciare alla fisicità. Un buon punto di partenza in questa nuova carriera da allenatore. Complimenti!
I voti degli avversari: la Roma di De Rossi
ROMA 6: Mastrantonio 6; Ndiaye 6.5, Vicario 7, Feratovic 6 (dal 46′ Keramitsis 7); Missori 6.5, Tripi 7 (dal 102′ Cassano 7), Faticanti 7, Rocchetti 6.5; Volpato 6.5 (dal 77′ Pagano 7); Cherubini 5 (dal 46′ Tahirovic 6.5), Antonio Satriano 5 (dal 66′ Padula 6). All. A. De Rossi 6.5