Chivu: «Merito di tutta l’Inter! Futuro? Si vedrà, pronto ad accettare sfide»
Chivu ha parlato ai microfoni di Sportitalia al termine di Roma-Inter, finale scudetto del Campionato Primavera 1 che ha visto i nerazzurri conquistare il decimo titolo. Di seguito le sue dichiarazioni
DEI DEL CALCIO – Cristian Chivu parla così al termine di Roma-Inter, finale scudetto Primavera che ha visto trionfare proprio i nerazzurri: «I ragazzi hanno raggiunto un obiettivo ed è giusto che tengano loro la coppa, noi facciamo il nostro dovere per dar loro una prospettiva per quanto riguarda la loro carriera. Alcuni di loro hanno finito il settore giovanile e terminare il settore giovanile da Campioni d’Italia è una cosa che gli rimarrà. Bisogna insegnar loro che gli obiettivi devono sempre trovarli e che devono stimolarli alla cultura del lavoro. Intanto ho tanti amici nella Roma, mi fa piacere averli rivisti. C’è tanto affetto da parte mia e anche da parte loro, poi in una finale può succedere di tutto. Oggi è toccato a noi festeggiare ma a loro vanno i complimenti perché hanno fatto un gran campionato. Oggi gli Dei del calcio hanno voluto che noi vincessimo. Il carattere non ci è mai mancato, anche se a volte all’inizio della stagione abbiamo patito un po’ le tante partite che abbiamo giocato ma per fortuna siamo riusciti a lavorare bene e a trovare il piglio giusto quando serviva. Voglio fare i complimenti ai ragazzi, allo staff, alla società che ci ha dato tranquillità e serenità, a tutti gli allenatori. È merito di tutta l’Inter, di quelli che sono sempre lì a far crescere i ragazzi. Futuro? Voglio godermi questa serata, festeggiare con i ragazzi e poi voglio andare in vacanza con la mia famiglia perché è giusto così. Mi fa piacere la fiducia della società, abbiamo un rapporto straordinario e d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Poi si va avanti e si vedrà. Se sono pronto ad allenare i grandi? Sono pronto ad accettare le sfide, poi mi fa piacere stare con i ragazzi, imparare e migliorare. Fare l’allenatore non è facile, oggi avrei voluto essere molto di più in campo che in panchina ma sono molto felice».