Vidal provaci ancora: perché l’Inter deve considerare il cileno?
La nuova stagione dovrà essere quella del riscatto anche per Vidal. Il centrocampista cileno dovrebbe rimanere in nerazzurro, per aiutare al meglio la squadra di Inzaghi.
IL PUNTO − Mancano venti giorni esatti all’inizio della nuova Serie A. La rinnovata Inter targata Simone Inzaghi ha, fin adesso, convinto in queste prime quattro amichevoli stagionali. Quattro vittorie contro Lugano, Pro Vercelli, Pergolettese e Crotone contraddistinte da una crescita piuttosto graduale. Molto positiva, peraltro, l’ultima uscita contro il Crotone − squadra retrocessa nell’ultimo anno in Serie B − con grande protagonista Hakan Calhanoglu. Il turco è arrivato per sostituire Christian Eriksen, nonché per rinforzare un centrocampo già piuttosto forte. La linea mediana nerazzurra si presenta folta con alcuni giocatori che possono cambiare aria, come Radja Nainggolan, e altri, invece, che mirano a un riscatto dopo una stagione negativa. Fra questi, c’è di certo Arturo Vidal.
DEMERITI PERSONALI − Parlando proprio del cileno, nella passata campagna acquisti estiva è stato uno dei fiori all’occhiello della dirigenza. Voluto in primis da Antonio Conte, Vidal ha fatto fatica ad incidere sulla causa interista, risultando decisivo soltanto una sola volta contro la sua ex Juventus. È chiaro che Vidal abbia avuto certi demeriti personali, non facendosi trovare quasi mai pronto durante le partite. Troppa istintività e irruenza hanno portato il tecnico pugliese a sostituirlo del tutto dalla seconda parte del campionato, per far posto a Christian Eriksen.
ALTRI FATTORI − Oltre, però, a colpe proprie, sono state diverse le motivazioni che hanno portato il cileno a faticare durante la sua prima annata nerazzurra. In primis la sfortuna: diversi acciacchi fisici (17 partite saltate tra infortuni e Coronavirus). A ciò bisogna aggiungere altri due fattori legati tra loro: età e ambiente. Chi si aspettava un Vidal formato Juventus sicuramente ha sbagliato, poiché 27 VS 33 anni è una differenza piuttosto importante, soprattutto per uno dalle sue caratteristiche. Inoltre, anche l’ambiente ha influito. Dopo l’esperienza bianconera, il centrocampista ha cambiato del tutto stile e filosofia di gioco passando al palleggio e alla tecnica del centrocampo di Pep Guardiola al Bayern Monaco prima e a quello blaugrana poi. Due universi molto differenti dal gioco box to box di contiana memoria. Questo ha cambiato anche il modo di giocare di Vidal, che ha dovuto fare i conti anche con diverse panchine.
IN NERAZZURRO − L’arrivo all’Inter e il ritorno al gioco di Conte non è stato facile da assimilare. Il centrocampista cileno, nonostante la grande esperienza accumulata negli anni, ha dovuto fare i conti con una sorta di ritorno alle origini che aveva dovuto, per forza di cose, accantonare. Vidal, a meno di offerte concrete, quest’anno rimarrà all’Inter. E per Inzaghi non è per forza una brutta notizia. Infatti, avere un Vidal motivato (vedi dichiarazioni) e con un anno in più di ri-esperierienza in Serie A potrebbe essere molto utile. Sicuramente, i tifosi non rivedranno più il Vidal di Torino, ma è difficile che possano rivedere quello dello scorso anno.