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Vidal non è solo un trequartista, con Conte può fare più ruoli. Ecco quali

Vidal è un giocatore completo, che nella sua carriera ha saputo coprire vari compiti a centrocampo. Con Conte la sua duttilità farebbe comodo in più moduli.

DUTTILE ED ESPERTO – Arturo Vidal è il sogno di Antonio Conte da un anno. Adesso con la situazione complicata del Barcellona la loro unione pare si possa davvero celebrare. Sul ruolo del cileno però c’è molta approssimazione. L’ex bianconero è sempre stato un giocatore duttile, dal grande senso tattico, capace di adattarsi. E all’Inter farebbe comodo in tre ruoli.

DA TREQUARTISTA – Partiamo da quello più scontato. Sui giornali si vedono formazioni col 3-4-1-2 con Vidal da trequartista. Ed Eriksen sparito, ma questo è un discorso a parte. Il cileno ha da sempre nel suo bagaglio tecnico le caratteristiche proprie del ruolo. Anche se non lo ha mai fatto veramente. In fase offensiva ha tutto: tiro, anche da fuori, tempi di inserimento, colpo di testa. Una capacità di segnare importante : nel 2019-2020 per fare un esempio con 8 gol è stato il miglior marcatore del Barcellona dopo i tre attaccanti principali (Messi, Suarez, Griezmann). Ma anche in fase difensiva sa metterci l’intensità, il contrasto e il pressing che Conte pretende. Ogni riferimento, di nuovo, al danese è voluto.

MAESTRO – Poi c’è il suo ruolo classico, di sicuro nella sua esperienza con Conte, ma anche al Barcellona e col Cile. Vidal nel 3-5-2 o comunque in un centrocampo a tre sa fare l’interno come pochissimi. Sa gestire le due fasi, portare fisicità quando serve, ma anche tecnica e, di nuovo, inserimenti e gol. Non va mai dimenticato che parliamo di un centrocampista completo, con un bagaglio di esperienza che gli permette di leggere i momenti di ogni partita e dare quello che serve quando serve. Da interno in ogni caso è semplicemente il giocatore ideale del tecnico.

ANCHE MEDIANO – Non va sottovalutato però che Vidal sa giocare anche come mediano a due. Anzi, in Europa nasce in quel ruolo al Bayer Leverkusen e poi impara altro. E dopo la parentesi bianconera ha avuto una scuola del ruolo ancora in Germania, al Bayern Monaco. Guardiola infatti lo ha plasmato, sfruttandolo persino da regista basso, con responsabilità nella prima impostazione, completandone il bagaglio tattico. Quindi il cileno nel 3-4-1-2 di cui si parlava potrebbe giocare anche nei due centrali. Sia come mediano di impostazione che come incursore. Alter ego sia di Brozovic che di Barella. Un coltellino svizzero che per Conte sarebbe utilissimo.

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