Vidal e Kolarov, dov’è l’esperienza? Conte tradito dalle sue certezze
Arturo Vidal e Aleksandar Kolarov sono arrivati su espressa richiesta di Conte per colmare un gap di esperienza. L’Inter, però, sembra ancora non beneficiarne.
GUERRIERO SPUNTATO – Arturo Vidal si è ricongiunto con Antonio Conte all’Inter, dopo i grandi anni insieme alla Juventus. Il cileno è un guerriero per natura, e il tecnico ritiene le sue caratteristiche proprio quelle che mancavano nel centrocampo nerazzurro. Sebbene non più di primissimo pelo (è del 1987), Vidal ha ancora nelle gambe un dinamismo che Conte ritiene essenziale nella fascia mediana. E, soprattutto, dopo nove anni tra Juventus, Bayern Monaco e Barcellona, è uno abituato a calcare determinati palcoscenici, dando anche un certo contributo qualitativo. Che con l’Inter si deve ancora realmente vedere. Ma la cosa peggiore è che il cileno ha peccato proprio sul terreno dell’esperienza. Nella prima gara di Champions League ha causato il rigore del pareggio del Borussia Monchengladbach. E ha giocato un ruolo chiave anche nel gol del vantaggio tedesco. Ieri sera si è fatto espellere al 33′ del primo tempo per proteste inutilmente veementi.
CONFUSIONE – Ancor più confusionario è sembrato l’atterraggio di Aleksandar Kolarov nel mondo Inter. Il serbo ha arretrato il suo raggio d’azione negli anni: da esterno a tutta fascia a difensore centrale di sinistra in una linea a 3. E la disabitudine dell’ex Roma a certe dinamiche si vede tutta. Contro Fiorentina e Benevento figura tra i principali colpevoli in quasi tutte le reti al passivo. Nel derby contro il Milan regala il rigore del vantaggio ai rossoneri, con un intervento incomprensibile su Zlatan Ibrahimovic. Il completo recupero di Alessandro Bastoni, e la contemporanea positività di Kolarov al Covid-19, stanno ripristinando le gerarchie difensive. Ma l’impressione rimane: sia lui, sia Vidal sconfessano le pretese di Conte in termini di esperienza.