Il Verona di Juric, un 3-4-3 con infinite varianti possibili
Juric ha impostato il suo Verona con un 3-4-3 di stampo gasperiniano. Il tecnico però aggiusta continuamente le sue idee tattiche a seconda degli avversari.
TATTICA – Il modulo di riferimento del Verona di Juric è il 3-4-3. Il tecnico però vive di aggiustamenti singoli e singolari da presentare di gara in gara, che coinvolgono soprattutto esterni e “punte”, un insieme abbastanza ampio nelle sue idee. Il massimo esempio del trasformismo dell’Hellas è Lazio-Verona (qui i dati) in cui ha praticamente ribaltato tutti i ruoli canonici, presentando Antonin Barak mediano e Adrien Tameze prima punta. Vincendo pure la partita per 1-2.
STATISTICHE – Il Verona con dodici gol subiti è la seconda miglior difesa in Serie A. Una statistica arrivata anche grazie alle parate di Marco Silvestri, al quinto posto in campionato con quarantotto. Il gioco di Juric punta molto sugli esterni e infatti la squadra è tra quelle che produce più cross in tutta la Serie A (quinta per traversoni utili, terza in quelli sbagliati). A conferma Federico Dimarco e Marco Davide Faraoni sono secondo e terzo per passaggi di media a gara.
DETTAGLI – Dimarco in questa stagione sta dimostrando tutte le sue qualità. Il terzino di scuola Inter, che gioca sia da difensore di sinistra che a tutta fascia, è primo del Verona per assist con due, secondo per occasioni create con sette. È addirittura sesto in tutto il campionato per passaggi chiave, con otto. A centrocampo Tameze è la sorpresa dell’anno, un mediano capace di coprire tutto il campo e adattarsi a più ruoli (da difensore a punta). Miguel Veloso è il regista, colui attorno a cui gira tutto: primo per passaggi medi a gara. In attacco Juric sta facendo esplodere Zaccagni. Da rifinitore o seconda punta il classe ’95 ha al suo attivo tre gol (miglior marcatore), due assist e sette occasioni come Dimarco. È poi quinto in Serie A per occasioni create con nove e secondo per falli subiti con quarantadue.