Vazquez non c’entra nulla con l’identikit di Conte, Inter attenta ai doppioni
Vazquez può fare al caso dell’Inter? Forse, possibile, ma nelle idee di Conte l’identikit dell’esterno destro titolare deve avere altre caratteristiche, quindi bisogna considerare le gerarchie attuali
VAZQUEZ DOPPIONE – Nelle ultime ore il nome di Lucas Vazquez (vedi articolo) è finito sul taccuino dei possibili acquisti dell’Inter dal Real Madrid, la cui lista è già numerosa (vedi articolo). Il profilo del classe ’91 spagnolo, però, non si sposa minimamente con quello degli altri obiettivi dell’Inter sulle fasce, in questo caso perlopiù destra, perché ibrido e completamente da plasmare da parte di Antonio Conte a prescindere dal modulo scelto. Per fare un paragone con l’altro obiettivo nerazzurro, il classe ’96 austriaco Valentino Lazaro in forza all’Hertha Berlino (vedi articolo), Vazquez è più simile a Matteo Politano, attaccante di fascia minuto molto utile per gli equilibri tattici ma poco produttivo sotto porta, mentre Lazaro somiglia più ad Antonio Candreva, esterno di centrocampo dotato di fisico e gamba.
SITUAZIONE FASCE – Ne serve uno per identikit, non due, anche perché sulla fascia destra l’obiettivo dell’Inter è il terzino di spinto da utilizzare anche come quinto di centrocampo, in pratica il sostituto della coppia partente formata da Sime Vrsaljko (Atletico Madrid) e Cedric Soares (Southampton), e il profilo ideale sembra essere quello del belga Thomas Meunier del Paris Saint-Germain (vedi focus). Ecco perché il nome di Vazquez stona un po’ con il progetto tecnico che ha intenzione di iniziare Conte all’Inter, a meno che non decida che la fascia su cui attaccare debba essere la destra anziché la sinistra, ribaltando le gerarchie tra Kwadwo Asamoah e Ivan Perisic, creando anche nuove ipotesi di mercato in uscita. Perché Vazquez può essere un innesto di qualità per l’Inter di Conte, ma nelle gerarchie al momento è in fondo.