Tra Inter e Conte vince la logica. Ora è necessario intervenire: ecco dove
Antonio Conte è e rimarrà l’allenatore dell’Inter. Il tecnico e la società hanno una visione comune: nessun obbligo di vincere, ma continuare a crescere. In tempi di mercato, ecco i punti del campo che necessitano di interventi migliorativi.
LOGICA – La permanenza di Antonio Conte all’Inter è una non-notizia. Nessuna delle parti in gioco aveva interessi nella separazione, e non solo per motivi economici. Conte è l’uomo scelto da Steven Zhang per tornare a vincere, e la fiducia è confermata in pieno. A parlare per il tecnico pugliese sono i risultati. Secondo posto in campionato con qualificazione in Champions League cementata a diverse giornate dal termine. Finale di Europa League che riporta l’Inter ad un passo dalla gloria. 113 reti segnate, con Romelu Lukaku trascinatore assoluto. Questi traguardi valgono come una bolla d’approvazione sull’effetto di Conte nel mondo nerazzurro. L’obiettivo 2020/21 sarà lo scudetto, nonostante allenatore e società non vogliano esplicitarlo. Un obiettivo mai come ora alla portata della rosa nerazzurra, a patto che la dirigenza esegua gli interventi necessari.
MIGLIORIE – L’ossatura dell’Inter di Conte è definita: Stefan de Vrij, Nicolò Barella e Lukaku sono intoccabili. Attorno a loro si dovrà invece intervenire per rinforzare una rosa che, nei mesi scorsi, è stata fin troppo corta. Nelle retrovie terrà probabilmente banco il futuro di Milan Skriniar: idolo dei tifosi, è stato accantonato dal tecnico nel finale di stagione. La sensazione è che l’Inter ascolterà ogni eventuale offerta per lo slovacco, pur senza forzare la cessione. E in ogni caso si cercheranno forze fresche per rimpolpare la retroguardia: i nerazzurri tenteranno l’assalto definitivo per Marash Kumbulla, 20enne del Verona?
CENTRATTACCO – In attacco, nonostante l’acquisto definitivo di Alexis Sanchez, Conte vuole una quarta punta di peso, fisico e realizzativo. Il preferito del tecnico è Edin Dzeko, mentre la dirigenza preferirebbe un rinforzo più green. A centrocampo le idee sono invece più chiare: Sandro Tonali del Brescia è promesso sposo da mesi (si parla di 35 milioni per il cartellino). Ma saranno necessari interventi più consolidati sulle corsie esterne. Nonostante l’acquisto di Achraf Hakimi, manca una vera alternativa sulla sinistra. Ossia un profilo ugualmente futuribile e dall’impatto immediato.