
Shakhtar Donetsk-Inter, sfida valida per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League, si è chiusa sul risultato di 0-0. I nerazzurri creano le occasioni da gol più pericolose e nel finale solo un grande Pyatov salva gli ucraini, ma nel complesso la prestazione è insufficiente (vedi report). Solo Skriniar è degno di nota mentre i due attaccanti deludono. Scopriamo di seguito i Top e Flop del match nell’apposita rubrica
I TOP DELL’INTER: SKRINIAR FA PER UNDICI E GIOCA UNA PARTITA DA VERO GLADIATORE
MILAN SKRINIAR – Lo slovacco è l’unico davvero degno di nota tra le fila dell’Inter che gioca una partita per lunghi tratti insufficiente, a discapito delle buone occasioni da rete create (e colpevolmente non sfruttate). Skriniar si differenzia in positivo sfornando una prestazione da vero gladiatore. È protagonista di un salvataggio miracoloso su Pedrinho che ha di fatto evitato lo svantaggio alla squadra di Simone Inzaghi. Un muro invalicabile e un uomo solo al comando.
I FLOP DELL’INTER: DZEKO INESISTENTE, LAUTARO MARTINEZ SPRECONE E PASTICCIONE, BARELLA A DUE FACCE
EDIN DZEKO – Prima vera prestazione insufficiente per il nuovo numero 9 dell’Inter che in Ucraina sbaglia davvero tutto, compreso un gol sotto porta che urla ancora vendetta. Tanti palloni sbagliati e molta confusione. L’attaccante bosniaco non riesce ad emergere mai, nemmeno attraverso il solito lavoro sporco al quale ci ha ormai abituato. Appare stanco nel secondo tempo e al 55′ Inzaghi lo sostituisce con Joaquin Correa.
LAUTARO MARTINEZ – Se il numero 9 piange, il numero 10 non ride. È una serata nera per l’attacco nerazzurro, che non trova né in Dzeko né in Lautaro un punto di riferimento. L’argentino, così come il compagno di reparto, non riesce a sfruttare un errore abbastanza clamoroso degli ucraini sbagliando in pratica un rigore in movimento. Anche lui pasticcia molti palloni e non riesce a incidere. Esce al 72′ per Alexis Sanchez.
NICOLÒ BARELLA – Prestazione a due facce per il miglior assist man dell’Inter: nel primo tempo colpisce una traversa che ancora trema con un tiro a giro meraviglioso e in generale è uno dei pochi a crederci (insieme a Skriniar). Nel secondo tempo fa molta più fatica fino a spegnersi insieme all’intero reparto.
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