Taremi generoso: in Manchester City-Inter attaccante di sacrificio
Mehdi Taremi parte titolare in Manchester City-Inter (0-0), e rimane in campo fino alla fine. Fornendo una prova di grande sacrificio, che amplia le caratteristiche dell’attacco nerazzurro.
PALCO IMPORTANTE – Simone Inzaghi conferma le sensazioni della vigilia, schierando Mehdi Taremi dal primo minuto in Manchester City-Inter. Permettendo così a Lautaro Martinez di riposare in vista del derby con il Milan (domenica alle 20.45). E l’iraniano si fa trovare pronto su uno dei palcoscenici più prestigiosi d’Europa. Dimostrandosi un attaccante perfettamente in linea con le richieste dell’allenatore in fase di costruzione.
DATO IN CONTROSENSO – Partiamo subito dal dato più paradossale di Taremi in Manchester City-Inter. Il numero 99 rimane in campo fino al termine della gara, chiudendo però senza nessun tiro verso la porta dei padroni di casa. Anzi, nessun tiro in generale. Un dato che basterebbe per considerare negativa la prova di un attaccante. Ma nel caso di Taremi, e considerando il piano gara dell’Inter all’Etihad Stadium, non è così. Perché il lavoro richiesto da Inzaghi va oltre le semplici statistiche offensive. E da questo punto di vista l’iraniano è stato più che brillante in un aspetto.
AL SERVIZIO DELLA SQUADRA – Nel corso di Manchester City-Inter, Taremi ha toccato il pallone 23 volte (fonte dei dati: Whoscored). Un numero basso considerando i 95 minuti complessivi in campo. Ma il diretto avversario Erling Haaland ha fatto pure peggio (14 tocchi), grazie all’ottima prova di Francesco Acerbi. In ogni caso, i tocchi di Taremi sono stati pochi ma ben centellinati. E il punto in cui arrivano sono il grafico lampante del lavoro svolto ieri sera. Possiamo vederlo grazie alla mappa fornita da Whoscored:
Da questa mappa emerge lampante quanto Taremi sia stato fondamentale sotto la linea di centrocampo. Dove l’iraniano scendeva spesso e volentieri per aiutare i compagni nella costruzione della manovra e nell’uscita dal pressing altissimo degli uomini di Pep Guardiola. Ed è altrettanto palese che Taremi non abbia mai toccato il pallone nell’area avversaria. Bensì, ha svolto un compito fondamentale quasi da regista offensivo. Aprendo molte volte il campo ai compagni per provare ad allargare le maglie avversarie, come nell’occasione di Matteo Darmian a inizio secondo tempo. Taremi si è dimostrato un attaccante di manovra di rara efficacia, che migliora le potenzialità dell’attacco nerazzurro.