Skriniar tra campo e mercato: un mese per (ri)prendersi l’Inter
Il futuro di Milan Skriniar è finito sotto la lente di ingrandimento. Le sue prestazioni, con Antonio Conte in panchina, hanno subito un netto calo rispetto alle annate precedenti. Le nubi del mercato hanno cominciato ad addensarsi sulla sua testa
FLESSIONE – Che fosse una stagione complicata per Milan Skriniar, si era notato già dalle prime uscite. Nel terzetto con Diego Godin e Stefan de Vrij, lo slovacco dirottato a sinistra non ha mai convinto. Con l’esplosione di Alessandro Bastoni, l’ex Sampdoria avrà tirato un sospiro di sollievo, mentre tornava sulla corsia di destra. Ma nonostante il cambio di fascia, il classe ’95 si è reso protagonista di numerosi (ed evidenti) passi indietro rispetto alle prime due stagioni con la maglia dell’Inter.
SUL MERCATO? – Il netto calo di rendimento ha messo in discussione il futuro dello slovacco e lasciato filtrare indiscrezioni di mercato che possono dar fastidio al ragazzo. Fino ad un mese fa, sembrava Lautaro Martinez il prescelto per finanziare il mercato dell’Inter. Adesso, però, sul futuro del ‘Toro’ si sono addensate nubi impenetrabili, che rendono difficile qualunque previsione. Il mirino del mercato si è quindi spostato su due profili diversi: Milan Skriniar, appunto, e Marcelo Brozovic.
FUTURO E OBIETTIVI – Soprattutto lo slovacco, secondo molti addetti ai lavori, ha ancora molto mercato. Ma fino a qualche settimana fa il suo futuro non sembrava in discussione. Dopo la brutta prestazione contro il Verona, qualcosa si è incrinato. In molti credono che l’ex Sampdoria sia semplicemente poco adatto allo schieramento difensivo di Antonio Conte. In realtà le cose sono più complicate di così, anche perché Skriniar ha ancora 26 anni ed è alle porte di una fase di carriera decisiva per capire che tipo di giocatore vuole diventare. Il tecnico, dal canto suo, vuole recuperarlo e confermargli la sua fiducia almeno per questo delicato finale di stagione. C’è una competizione europea da condurre a termine e Skriniar difficilmente getterà la spugna. Il suo futuro da leader nerazzurro sembra meno nitido rispetto a qualche mese fa. Ma è ora di ridargli una mano di colore.