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Skriniar, da cedibile a leader della difesa: che crescita dello slovacco

Skiniar si è ripreso l’Inter. Senza discussioni lo slovacco sta vivendo la sua miglior stagione, ed è cresciuto in tutto.

CRESCITA SINGOLA E COLLETTIVA – La difesa dell’Inter è il reparto che nel corso della stagione è più cresciuto. Si è parlato molto, a ragione, di Bastoni e della sua importanza anche nell’impostazione della manovra. Ma il suo omologo a destra non è da meno. E sta vivendo la sua miglior stagione di sempre. Parliamo di Milan Skriniar.

CAMBIAMENTO – A inizio anno lo slovacco sembrava un giocatore già ceduto. Pesava la panchina perenne vissuta in Europa League. Non funzionale al gioco di Conte, si diceva. Praticamente un anno dopo solo leggere questi concetti sembra una follia. Skriniar ha inziato a giocare, si è preso il posto ed è cresciuto. In ogni aspetto del gioco. Da inizio anno il numero 37 è uscito dai titolari per scelta tecnica due volte. Una alla prima, Inter-Fiorentina, poi col Torino, dove poi è entrato comunque dalla panchina. Altre tre le ha saltate per Coronavirus. Per il resto Conte si è sempre affidato a lui. Tanto che con 3110 minuti è sesto di tutta la rosa, superato nell’ordine da Bastoni (di 28 minuti), Lukaku, de Vrij, Barella e Handanovic. E nelle ultime 13 gare non è uscito dal campo nemmeno un minuto. Non male per un non funzionale.

GESTIONE DELLA PALLA – L’ambito in cui Skriniar è cresciuto di più è sicuramente la gestione della palla. Lo scorso anno aveva palesato diverse difficoltà, sia a destra che a sinistra. Totalmente sparite. Lo slovacco è secondo di tutta la rosa per passaggi medi con 66 (Bastoni è primo con 67,7). Molti tocchi, gestiti senza paura, anche scambiando coi compagni e alzando la propria posizione. Questa è la sua heatmap stagionale presa da Whoscored:

Come vedete, ben presente anche oltre la metà campo. Al conto aggiunge anche 3 gol, tutti decisivi.

LEADER DIFENSIVO – Ma il core business del numero 37 resta la difesa. Quella di una volta, quella vera, quella fisica. Nel corso della stagione Skriniar è emerso come leader appunto fisico del reparto. L’uomo dei recuperi (terzo della squadra dopo de Vrij e Bastoni), dei contrasti fisici, delle spazzate di testa. Quello pronto a dare l’esempio, l’ultimo baluardo difensivo. Fondamentale per il nuovo atteggiamento scelto da Conte. Ma attenzione. Non parliamo di un elemento statico, efficace perché piantato nella sua area. Infatti è anche il terzo della rosa per km percorsi, dietro a Barella e Brozovic. Badate bene che lo scorso anno qualche difficoltà col calcio di Conte, col difendere alto con spazio alle spalle le aveva palesate. Andate a rivedere, a titolo esemplificativo, Verona-Inter stagione 20192020. Oggi c’è un difensore nuovo, più forte e completo.

 

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