Sensi cerca vita nuova (ma c’è subito un ostacolo): Conte incrocia le dita
Stefano Sensi è tornato al gol con la nazionale di Roberto Mancini (QUI il video). Ma il focolaio di coronavirus esploso in ritiro rischia di soffocare sul nascere le sue speranze di ritorno al top. L’Inter (e Conte) lo tengono in una teca di vetro
VECCHIE/NUOVE SPERANZE – Il ritorno al gol di Stefano Sensi, e il suo impiego in nazionale, sono le uniche note positive di questa sosta. L’Inter ha vissuto le ultime due settimane in apnea. Prima a causa del focolaio interno di coronavirus, e poi per quello esploso nell’Italia di Roberto Mancini. Nel mezzo, Sensi è tornato a riprendersi le copertine dei quotidiani dopo il gol che ha sbloccato la sfida di ieri sera contro la Lituania.
OSTACOLO – L’ex Sassuolo ha vissuto una stagione tribolata finora. Il suo contributo alla causa Inter resta estremamente limitato finora. Anche perché i buoni segnali arrivati dalla nazionale rischiano di essere offuscati proprio dal coronavirus. Lui, Nicolò Barella e Alessandro Bastoni stanno tenendo alta la soglia di cautela dopo il ritorno ad Appiano Gentile (vedi articolo). Sembra molto difficile che Antonio Conte si privi di loro per Bologna-Inter (come fatto dal Sassuolo, QUI l’articolo). Ma il rischio di un contagio resta alto, e le speranze di Sensi (e dei tifosi nerazzurri) di tornare al top rischiano di essere soffocate sul nascere. Il tecnico dell’Inter pregusta ancora la staffetta con Christian Eriksen che dovrebbe garantire qualità continua durante tutti i novanta minuti. Resterà ancora un’ipotesi buona solo per le lavagne tattiche?