Sanchez infortunato in Cile-Ecuador, il ritorno del solito problema

Alexis Sanchez si è infortunato giocando col Cile. Una situazione non nuova, che rimanda all’Inter i soliti problemi del suo numero 7. Che sarebbe il giocatore più pagato in rosa.
INFORTUNIO COL CILE – Ed eccoci di nuovo qui. Dopo una sosta saltata per infortunio, una giocata interamente con 270 minuti in 10 giorni, alla terza non si è riusciti a evitare la solita situazione. Alexis Sanchez infatti si è infortunato alla seconda partita dell’attuale tornata di partite delle nazionali. Al minuto 34 della sfida con l’Ecuador il numero 7 si è arreso e ha chiesto il cambio. Un bel problema, come al solito, per l’Inter. E solo per l’Inter.
PROBLEMA DELL’INTER – Sanchez stava giusto ora ritrovando la condizione fisica. Inzaghi gli aveva dato fiducia schierandolo piano piano fino a un ruolo da titolare contro l’Empoli. Pur restando sempre prudente sul minutaggio, proprio perché conscio della fragilità strutturale del suo attaccante. Ma è arrivata la sosta. Nel Cile sappiamo che questa prudenza non esiste. E Alexis ne è pure contento, tanto che poi si lamenta dello scarso impiego che trova in nerazzurro. Eccoci però tornati alla solita situazione. Il cileno è infortunato, salterà delle partite per necessità di recupero, e poi di nuovo dovrà tornare in condizione. Il solito loop, che toglie dalle disponibilità dell’Inter uno dei suoi quattro attaccanti. Per inciso, il più pagato.
GIOCATORE DEL CILE – Questo infortunio con conseguente nuovo periodo di assenza dovrebbe far riflettere in primis il giocatore. L’Inter affronterà un periodo di fuoco, con nove partite in un mese. A spanne Sanchez ne salterà cinque. Forse sette. E in ogni caso potrà dare un contributo solo limitato, per questioni di recupero e prudenza. Altroché pensare al mercato e trovare club disposti a dargli più minuti. Ancora una volta Alexis sarà impegnato a recuperare da un problema accusato in nazionale. E arriverà a gennaio ancora a mezzo servizio. Pensando al Cile. Con in testa le prossime due partite di qualificazione ai Mondiali, di fine gennaio e inizio febbraio. Con l’Inter, come al solito, costretta ad aspettare. E a pagare un giocatore che usa col contagocce.
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