Sanchez ancora nel limbo come l’Inter: il vorrei ma non posso di mercato
Sanchez non ha ancora definito il suo futuro ma le discussioni con l’Inter verranno riprese quanto prima per arrivare a un accordo. Un accordo che dovrebbe prevedere l’addio dell’attaccante cileno, ancora piuttosto ambizioso a dispetto dei suoi 33 anni già compiuti
DIVORZIO COMPLICATO – Il contratto che lega Alexis Sanchez all’Inter fino al 30 giugno 2023 è troppo complesso da risolvere in tempi brevi. E troppo pesante da non risolvere. Per il classe ’88 cileno non c’è più posto in rosa ad Appiano Gentile. Anche se sarebbe più corretto dire “più spazio nel bilancio”, perché di questo si parla. L’Inter deve fare spazio in attacco ma soprattutto nelle voci legate ai costi di gestione del parco giocatori. E per far entrare Paulo Dybala, sebbene sia a parametro zero, è Sanchez a dover uscire. Un’operazione complicata almeno per tre motivi. Il primo: il cileno non ha interessi a rinunciare al suo ricco ingaggio, chiedendo – legittimamente – una buonuscita per rescindere anzitempo. E per l’Inter questa opzione avrebbe un costo extra ma “gestibile” rispetto alla permanenza forzata. Il secondo: Sanchez non ha mercato, o meglio, pensa di meritare un’avventura in cui poter ancora essere protagonista ad alti livelli. In Spagna? Destinazione preferibile ma non così semplice. Il terzo: non potendo cederlo in prestito né inserirlo come parziale contropartita in altre operazioni di mercato, l’Inter è costretta a risolvere la grana cilena (insieme al connazionale Arturo Vidal, che è nella stessa situazione) senza aiuti esterni. L’unico possibile partner a supporto è l’agente Fernando Felicevich (vedi focus). L’Inter vuole liberarsi di Sanchez, che a sua volta vuole un “paracadute” all’altezza delle sue ambizioni: è ancora tutto bloccato. Il limbo (cileno) di mercato tra quello che si vorrebbe in teoria e ciò che rappresenta la realtà, molto più difficile…