La Sampdoria di Ranieri ha un’identità solida e punta sugli ex Inter
Ranieri ha dato solidità alla sua Sampdoria, con conseguente tranquillità in classifica. Il suo gioco punta sul 4-4-2 e lascia il possesso agli avversari.
TATTICA – Il modulo di riferimento di Ranieri è da sempre il 4-4-2 e la sua Sampdoria non fa eccezione. La variabilità sta soprattutto nella scelta della coppia d’attacco. Si va da due punte pure, a una combinazione prima-seconda punta alla soluzione preferita contro le big, vale a dire una punta unica con un centrocampista offensivo a supporto. Il gioco trova sviluppo principalmente sulle fasce e tende ad avere uno stile difensivo, con linee strette, baricentro basso e ripartenze.
STATISTICHE – La Sampdoria è terzultima in Serie A per possesso palla medio, col 45,7%. Dal 60′ in poi sono arrivati ben 21 dei 47 gol subiti. In compenso dal 30′ al 45′ e dal 75′ al 90′ sono i due periodi di maggior produzione offensiva: 10 gol per spicchio, 20 su 45. Tanto il lavoro per Emil Audero: i blucerchiati sono quinti per parate in Serie A, dopo Cagliari, Bologna, Genoa e Sassuolo. Il gioco sulle fasce porta a diversi cross, infatti gli uomini di Ranieri sono sesti per traversoni utili e addirittura primi per quelli sbagliati in campionato. I due giocatori più produttivi in questo sono Antonio Candreva e Tommaso Augello.
DETTAGLI – Omar Colley in difesa è il primo costruttore del gioco: primo per passaggi medi con 45,3. Adrien Silva è la sorpresa della stagione. Arrivato senza clamore si è ritagliato un ruolo da mediano titolare ed è terzo per passaggi medi, primo dei centrocampisti. Mikkel Damsgaard è il giovane talento della squadra. Esterno o anche seconda punta è primo per dribbling e ha messo insieme 2 gol e 4 assist (secondo della squadra). Candreva è arrivato dall’Inter ed è il giocatore di riferimento di questo 4-4-2: terzo per gol con 5 reti, primo per assist con 6. Lo si è visto anche come centrocampista.