Rinviare Inter-Sassuolo non è importante, è l’unica cosa che conta
L’ipotesi rinvio di Inter-Sassuolo diventerà realtà solo dopo l’ufficialità della Lega Serie A ma la sola possibilità dà vita all’ennesima polemica tutta italiana. Una polemica covata da tempo e che viene fuori nel momento ideale. Quando è rimasto da giocare solo lo Scudetto e gli alibi sono finiti. All’improvviso il Covid-19 da nemico comune diventa alleato tricolore per alcuni
CAMPIONATO FALSATO – In Italia la notizia del giorno non è la richiesta di rinvio per Inter-Sassuolo causa focolaio in casa nerazzurra, come deciso dall’ATS di Milano (vedi comunicato) per preservare la salute degli atleti coinvolti e delle rispettive famiglie. Nell’Italia che vive (e muore) di calcio, la notizia del giorno è la polemica sul “campionato falsato” per il rinvio di Inter-Sassuolo «bla bla bla etc etc etc» e varie ed eventuali (vedi editoriale). Come se la Serie A 2020/21 – così come quella della stagione precedente – sia iniziata in condizioni normali e ora debba concludersi improvvisamente in maniera diversa. Un torneo da vincere ma non festeggiare, semmai. O comunque impossibile da condividere con i propri tifosi, mai presenti allo stadio. Un torneo diverso da ciò che può essere considerato normale. Se consideriamo “campionato falsato” quello che ha dato il nono scudetto consecutivo alla Juventus grazie alla vittoria decisiva in Juventus-Inter, giocata prima di Inter-Sampdoria (rinviata), allora è giusto considerare falsato anche questo. Solo che così non era un anno fa ed è stato accettato da tutti. Vincitori e vinti. Ora, invece, ogni decisione fa rumore perché l’Inter è prima e il Covid-19 oggi viene considerato un alleato per rallentare la fuga nerazzurra. Un alleato, non un nemico comune. Come se il Coronavirus facesse parte di una strategia di successo da parte dei club, che possono decidere quando e come utilizzarlo. Più che ridicolo, vergognoso. Eppure il livello “informativo” attuale è questo. Quello dei tifosi con la penna. Quelli che scrivono solo per entrare nel cuore dei tifosi che vivono nel mondo parallelo, non per informare tutti i lettori di ciò che succede nel mondo reale.
PROTOCOLLO FALLATO – Il problema di Inter-Sassuolo è presto spiegato. Non si può giocare. Anzi, non si deve giocare e va accettato. Come non si doveva giocare Juventus-Napoli, poi rinviata (giustamente) e rinviata ancora (perché?). E i motivi sono gli stessi: salute pubblica, non lotta scudetto. Oggi tutti si sono risvegliati polemici, ricordando che la “validità” della Serie A 2020/21 è venuta meno con il rinvio di Juventus-Napoli, perché qualcuno (chissà chi…) pretendeva il 3-0 a tavolino. Nessuno dice che il problema è nato prima, con l’accettazione comune di un protocollo volutamente fallato e tutt’altro che preservante della salute degli sportivi. Juventus-Napoli non doveva giocarsi così come non si sarebbe dovuta giocare Napoli-Genoa, partita invece giocatasi e terminata 6-0 in tempi di focolaio rossoblù. La partita di Serie A che ha scoperchiato il vaso di Pandora del protocollo fantasma. Tutto il resto è stata una triste conseguenza. Una conseguenza che è stata volutamente ignorata fino a oggi, quando la bomba mediatica viene fatta esplodere quasi a comando. Con l’Inter in lotta con il focolaio Covid-19 a livello dirigenziale e poi di squadra, prima che in lotta per lo scudetto. Quindi preoccuparsi dei complottisti e delle loro polemiche esterne al mondo reale è l’ultimo pensiero. Ma davvero. E in fondo, anche quelli che polemizzano solo ora, in realtà, sperano che la partita di sabato sera venga rinviata per poter dire che «allora il campionato è davvero falsato, lasciamoglielo vincere e festeggiare». Perché rinviare Inter-Sassuolo non è importante, è l’unica cosa che conta (oggi).