Real Madrid-Inter, l’efficienza al servizio della qualità fa la differenza

Real Madrid-Inter finisce 2-0, lasciando i nerazzurri al secondo posto del girone D di Champions League. A fare la differenza per le merengues sono qualità e soprattutto efficienza.
NUMERI EQUILIBRATI – Rileggendo Real Madrid-Inter attraverso le statistiche, si ha l’ulteriore conferma di una gara tendenzialmente equilibrata. La squadra di Simone Inzaghi si presenta allo stadio Santiago Bernabeu con lo stesso approccio dell’andata, affrontando i blancos a testa alta e viso aperto. Ed ecco perché la partita si conclude con le stesse percentuali di possesso palla, e quasi con lo stesso numero di tiri: anzi, i nerazzurri hanno due conclusioni in più addirittura. Tuttavia la differenza sta nei dettagli.
Real Madrid-Inter: numeri e dati da interpretare
QUALITÀ MINIMALE – Il Real Madrid batte l’Inter e cementa il primo posto nel girone senza sbattersi troppo. A Carlo Ancelotti è infatti sufficiente gestire Marcelo Brozovic (ancora il migliore in campo), ringraziare la coppia d’attacco avversaria per la serata no (vedi nota tattica) e affidarsi alle fiammate di qualità dei suoi. Toni Kroos nel primo tempo e Marco Asensio nel secondo piazzano due colpi da biliardo che fissano il punteggio sul 2-0, e tanto basta. Nonostante, sempre secondo le statistiche, i nerazzurri siano stati più pericolosi.
MASSIMA EFFICIENZA – Secondo FBref, infatti, l’Inter chiude la gara con 1,2 expected goals (xG), a fronte dello 0,9 del Real Madrid. Un dato apparentemente complicato ma che in realtà si può tradurre in modo piuttosto semplice: gli spagnoli sono stati più efficienti. E questo nonostante le occasioni più ghiotte della gara capitino sui piedi di Nicolò Barella e Ivan Perisic, mentre tra le merengues il tiro più pericoloso è quello di Rodrygo che finisce sul palo. Non è certo la prima volta che ai nerazzurri si contesta la concretezza sotto porta, tuttavia questa gara è la cartina di tornasole rispetto a quella di Roma. Sbloccare velocemente la partita permette agli uomini di Inzaghi di affrontare diversamente (e meglio) i 90 minuti. E se gli avversari hanno giocatori (in campo e in panchina) di qualità più elevata, segnare per primi diventa ancora più necessario.
Statistiche Real Madrid-Inter: i numeri raccontano un’altra partita