Ranocchia-Inter, rinnovo non prioritario ma “dovuto”. Che segnale arriva?
L’Inter rinnova il contratto di Andrea Ranocchia fino al 2021 (vedi articolo). La notizia era nell’aria da un po’, nonostante fino a qualche mese fa sembrasse certo l’addio ai colori nerazzurri del difensore. Il rinnovo di contratto suona come un premio per l’attaccamento alla maglia e la dedizione alla causa nonostante i pochi minuti giocati e la poca considerazione di Luciano Spalletti, che però di lui ha sempre e solo parlato bene. Un segnale per qualcuno in particolare?
NONOSTANTE TUTTO – Tra tutti i rinnovi di contratto che ci si aspettava in casa Inter, certamente quello di Ranocchia non sembrava avere la priorità. E invece è arrivato prima di quello di Milan Skriniar, dato in dirittura d’arrivo, prima di quello di Mauro Icardi (se mai ci sarà…) e prima di quello di Spalletti, anche questo non così certo. Il difensore rimarrà in nerazzurro fino al 2021, nonostante il poco minutaggio che certamente non è destinato ad aumentare. L’Inter, con Skriniar e Stefan de Vrij ha trovato solidità, in più la prossima stagione dovrebbe esserci un Diego Godin in più. Le possibilità di giocare dal 1′ rimangono dunque bassissime, ma Ranocchia probabilmente lo sa. Così come lo sa la dirigenza dell’Inter. Allora perché continuare insieme?
SEGNALE E PREMIO – Il motivo è presto detto: Ranocchia è un uomo spogliatoio, un professionista serio che ha incassato la stima di compagni, allenatore e società ed è quindi stato premiato. L’Inter probabilmente non vuole commettere nuovamente l’errore di rimanere senza i cosiddetti “senatori”, gente che conosce bene l’ambiente e può indirizzare i nuovi ai giusti valori e alla conoscenza della storia del club. Inoltre, il rinnovo del difensore, potrebbe suonare come un segnale nei confronti di chi sbandiera interismo senza però dimostrarlo; oppure nei confronti di chi non suda abbastanza la maglia perché dall’Inter preferisce fuggire. Il club nerazzurro, non a caso, nel comunicato del rinnovo di Ranocchia ha sottolineato i suoi valori etici, morali e professionali. Chi vuol capire, capisca.
