Porto-Inter, il momento cruciale di una stagione non sempre all’altezza

L’Inter è approdata a Porto nella giornata di ieri e questa sera si gioca tanto: un match di Champions League che potrà significare l’accesso ai quarti di finale della competizione ma anche un momento delicato di una stagione, non sempre all’altezza delle aspettative.
CHAMPIONS LEAGUE − L’Inter, questa sera in Champions League contro il Porto, è chiamata a fare l’Inter. Come accaduto nel match di andata, appunto contro il Porto, a San Siro. Quando a deciderla era stato Romelu Lukaku. Il belga questa sera probabilmente partirà dalla panchina e, in coppia con Lautaro Martinez, sembrerebbe esserci Edin Dzeko (vedi articolo). Non sarà sicuramente una semplice partita. In primis perché si tratta di una notte di Champions League. Ma poi anche e soprattutto perché, dopo ben 12 lunghi anni, i nerazzurri potranno finalmente ritrovare i quarti di finale della competizione. Conquista che può arrivare in una stagione che non si sta rivelando all’altezza delle aspettative. All’Inter e a Simone Inzaghi i tifosi, e tutto l’ambiente interista, chiedono decisamente di più!
Porto-Inter, il match di Champions League è un crocevia fondamentale
CROCEVIA − Questa sera all’Estadio Do Dragão (vedi articolo), per il big match di ritorno degli ottavi di Champions League, l’Inter dovrà mettere in campo una grande prestazione contro il Porto. La squadra portoghese è ostica e ha già dimostrato di saper mettere i bastoni tra le ruote alle squadre italiane nella massima competizione europea. I nerazzurri dovranno quindi essere bravi nel conservare il vantaggio conquistato in casa all’andata, per sterzare bruscamente dall’andamento e dai risultati ottenuti fin qui in questa stagione in trasferta. Nonostante la sconfitta subita all’ultima contro lo Spezia. Bisogna avere pazienza, intelligenza e lucidità. Per dare un segnale a una stagione che spesso e volentieri non è stata all’altezza delle aspettative. Simone Inzaghi ha dichiarato di non prestare ascolto alle critiche ma, ora come ora, bisogna dare un segnale. Bisogna dimostrare di saper essere l’Inter: quello stesso club che in passato, anche recente, ha brillato e ha dimostrato di non aver paura di nessun avversario. Grande o piccolo che sia.