Pinamonti cresce, leader vero. Gol, potenza e tecnica: tra Icardi e Belotti
Andrea Pinamonti è certamente uno dei principali trascinatori dell’Italia U20. Anche oggi contro la Polonia, l’attaccante classe 1999 è risultato decisivo, permettendo ai suoi di proseguire la corsa nei Mondiali. Analizziamo la stagione del talento di proprietà dell’Inter, cresciuto sulle orme di Icardi
Pinamonti si veste da trascinatore: non solo tattica, che cucchiaio!
L’Italia del calcio oggi ha ammirato la nuova perla di uno dei maggiori talenti in circolazione: Pinamonti ha gelato la Polonia con un grande cucchiaio. Da un rigore non si giudica un calciatore, è vero, ma la personalità del ragazzo di proprietà dell’Inter è straordinaria rapportata alla giovane età. I trofei non sono mancati con le giovanili, poi il battesimo del fuoco in prima squadra, osservando Icardi e cercando di apprenderne i movimenti in area. Poi l’esperienza al Frosinone per maturare e giocare con continuità: 5 gol e 3 assist il suo bottino, assolutamente niente male per un classe 1999.
Pinamonti e le sue caratteristiche: fisico e tecnica, ecco cosa manca
L’ultima stagione di Pinamonti in prestito ha permesso agli addetti ai lavori di apprezzarne la crescita sotto il profilo fisico e tattico. Ama venire incontro facendo salire la squadra, ma anche svariare per occupare al meglio l’area di rigore in corsa. In alcuni movimenti e per la potenza muscolare potrebbe ricordare il primo Belotti, anche se ogni paragone rischia di essere pericoloso per i giovani talenti. A completare il quadro la buona tecnica da bomber e con entrambi i piedi, dimostrata sia con l’U20 che con grandi conclusioni col Frosinone. In alcune soluzioni e per come cerca di occupare l’area, si avvicina allo stile di gioco di Icardi, ma ancora con molto meno efficacia. Se la predisposizione al gioco corale appare innata per Pinamonti, ci si attende il salto di qualità sotto il profilo della continuità realizzativa.