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Perisic, tutto come sei anni fa: un lusso per l’Inter di oggi, ma ora da risolvere

Perisic negli ultimi sei anni (cinque più uno) ha fatto la storia dell’Inter. Per quantità, più di ogni altro calciatore passato da Milano nello stesso periodo. Verità scomoda che caratterizza la carriera nerazzurra dell’esterno croato. A un anno dalla scadenza contrattuale, però, bisogna prendere una decisione drastica. E bisogna fare una precisa scelta (di coppia)

STELLA SOLA – Il fatto che Ivan Perisic sia calcisticamente sottovalutato è fin troppo ovvio. Lo abbiamo provato a dire e scrivere in tutti questi anni, spesso anche andando controcorrente. Nel 2021 la situazione non è cambiata, anzi, quel tipo di “discontinuità” continua (vedi focus). Fin dal suo arrivo a Milano, nell’estate 2015, l’esterno croato ha avuto uno status piuttosto chiaro nella rosa dell’Inter: è sempre stato il profilo di più alto livello. Era così ai tempi di Mauro Icardi, che segnava a raffica ma senza essere la “stella” della squadra. Ciò non ha permesso a Perisic di fare la differenza come avrebbe potuto fare. L’anno in prestito al Bayern Monaco, invece, ha fatto uscir fuori la sua vera natura: in un contesto di alto livello, il classe ’89 croato può essere determinante da gregario. E si è visto nell’ultima stagione con l’Inter: Perisic, dei titolari, è stato quello meno considerato. Ma da esterno sinistro a tutta fascia è riuscito a essere determinante.

“NUOVO” LUSSO – A distanza di sei anni, la situazione si capovolge (nuovamente). Per altri motivi. Nell’estate 2021, al termine di Euro 2020, bisognerà prendere una decisione con e su Perisic. Il numero 14 dell’Inter sta per entrare nell’ultimo anno di contratto. Non può iniziare la nuova stagione con la spada di Damocle della scadenza in data 30 giugno 2022. E soprattutto, l’Inter non può sostenere il suo ingaggio da 5 milioni di euro… netti. Il peso di Perisic a bilancio è praticamente nullo, perché l’investimento è stato quasi completamente ammortizzato. Ciò significa che per l’Inter sarebbe già positivo cederlo per una cifra superiore ai 5 milioni. Molto complicato riuscirci andando a toccare quota 10. Il prezzo di mercato di Perisic non lo faranno certo gli Europei, anzi. Il problema è solo nel monte ingaggi, da abbattere. L’alternativa è riuscire a trovare l’accordo per il rinnovo di contratto con riduzione dell’ingaggio. Da 5 a 10 milioni complessivi ma in tre anni (fino al 2024), per restare in un range sostenibile di 3-3.5 milioni netti annui. Difficile ma è una scelta: Perisic ha sicuramente degli estimatori in Europa e con l’Inter dovrà decidere la soluzione migliore per il suo futuro. Oggi non è più la stella sola della rosa nerazzurra, ma a certe cifre è tornato a essere un lusso. Che questa Inter non può permettersi.

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