Perisic e la pericolosa leggerezza dell’Inter nel dirgli addio (troppo presto)
Perisic a fine stagione potrebbe dire addio all’Inter. E viceversa. Il rinnovo di contratto oggi non sembra essere un tema caldo in casa nerazzurra, dove il ruolo del calciatore croato è sempre stato fin troppo sottovalutato. E ciò meriterebbe più considerazione
CARRIERA NERAZZURRA – 202. Duecentodue. Due-cento-due. Tante sono le partite giocate da Ivan Perisic con la maglia dell’Inter prima di potersi definire “Campione d’Italia”. Prima di poter festeggiare un trofeo in Italia. I gol 44, come il suo primo numero di maglia nerazzurra. In mezzo l’esperienza annuale al Bayern Monaco, con cui ha vinto tutto da calciatore in prestito dall’Inter. Poi il ritorno a Milano. La “nuova” maglia numero 14. E il resto è storia. Oggi le presenze sono 213, i gol 46 e gli assist più o meno altrettanti. La carriera di Perisic all’Inter è iniziata nel 2015 e non è ancora finita. Ma a finire sarà il suo contratto, che ormai vede una scadenza sempre più imminente. Cosa succederà dopo il 30 giugno 2022? La strada sembra già tracciata, ma non è detto sia quella giusta ora…
Perisic e l’Inter: ingaggio pesante, rinnovo possibile?
FUTURO INCERTO – Perisic oggi nei piani nerazzurri è un’incognita, come detto a più riprese (vedi focus). E oggi non rappresenta una priorità per l’Inter, a differenza dell’amico e connazionale Marcelo Brozovic (vedi focus). Scegliere di non rinnovargli il contratto, senza prima provare a intavolare una trattativa, è un azzardo. Un rischio preso forse con fin troppa leggerezza. Perisic può ancora dare tanto al mondo del calcio e quindi all’Inter. Compirà 33 anni a febbraio, ma un altro paio di stagioni ad alto livello le ha. E magari non da titolare inamovibile. Come atleta e professionista non ha molti rivali in giro. E ciò si riflette anche nella leadership. Di certo non può essere trattenuto con un ricco rinnovo, dato che già adesso guadagna “troppo” per i nuovi parametri societari. L’ideale sarebbe trovare un accordo a metà strada. Non un rinnovo pluriennale a cifre più basse, bensì un prolungamento annuale. Posticipando l’addio al 30 giugno 2023, anche a parametro zero. In quel caso ci sarebbe poco da dire e da dare. Adesso, però, liberarsi di Perisic a cuor leggero non sembra essere la mossa “rivoluzionaria” necessaria in casa nerazzurra. Ci sarà ancora posto per il jolly Perisic nell’Inter post-30 giugno 2022?