Analizzando i due cammini in Coppa Italia e Champions League, l’Inter ha più sofferto a raggiungere la finale di Roma quella di Istanbul
UN SUCCESSO − Poche storie, l’Inter di coppa è praticamente disarmante. La vittoria della Coppa Italia contro la Fiorentina, nell’ultimo atto andato in scena ieri sera all’Olimpico, ha ulteriormente dimostrato la grandezza dei nerazzurri nelle gare secche. Un 2-1 sofferto ma meritato. Un successo portato a casa grazie alla doppietta di un superlativo Lautaro Martinez (vedi articolo) e con una prestazione da grande squadra. Per il secondo anno di fila l’Inter si porta a casa il trofeo nazionale. E per il secondo anno consecutivo, Simone Inzaghi bissa l’accoppiata Supercoppa-Coppa Italia. Ora l’attesa è per il 10 giugno, la finalissima da sogno contro il mostro Manchester City. A 13 anni esatti, la Beneamata va a caccia nuovamente della coppa più importante: la Champions League. Comunque vada la finale euroasiatica, l’Inter di coppa è stata quest’anno un grande successo. Sia in Coppa Italia che in Champions League il percorso è stato altresì tortuoso e complicato, ma paradossalmente la squadra ha sudato più in Italia che in Europa.
SOFFERENZA − Il confronto tra Coppa Italia e Champions League, parla infatti di un’Inter più in difficoltà nella coppa nazionale che in quella dalle grandi orecchie. I nerazzurri hanno sofferto parecchio prima di arrivare all’Olimpico battendo al fotofinish e in rimonta il Parma, squadra di Serie B. Hanno avuto la meglio poi sull’Atalanta ai quarti di finale vincendo di misura 1-0 con gol di Darmian. Stessa cosa in semifinale nel doppio scontro con la Juventus. 1-1 a Torino con pari di Lukaku su rigore al 94′ e vittoria per 1-0 a San Siro con gol di Dimarco e partita in bilico fino alla fine. Sofferenza, infine, che si è protratta fino alla finale di ieri sera. Ci è voluto un super Lautaro Martinez e una compattezza e un’unione di gruppo da masterclass per rimontare e tenere bada la Fiorentina di Italiano.
TRATTI DI DOMINIO − Percorso paradossalmente meno claudicante in Champions League. Nonostante il doppio sofferto confronto col Barcellona, l’Inter è riuscita a qualificarsi agli ottavi di finale con una giornata di anticipo. E a parte le sofferenze patite col Porto, la squadra di Inzaghi ha gestito bene se non addirittura passeggiato in certi frangenti sia contro il Benfica ai quarti che col Milan in semifinale. Il vero scoglio quasi insuperabile arriverà il 10 giugno. In finale, ci sarà l’avversario più tosto e complicato: il Manchester City di Guardiola, ad oggi, la squadra più forte d’Europa. L’Inter di coppa può stupire.
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