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Onana vice Handanovic anche nella festa: la storia dell’Inter si ripete

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Onana si è rivisto a San Siro con la speranza di festeggiare ma l’occasione prevedeva già Handanovic come protagonista in casa Inter. Il cambio della guardia tra i pali nerazzurri ha fatto discutere molto nella passata stagione. Adesso è solo un lontano ricordo per entrambi

CAMEO – Il portiere della Finale di UEFA Champions League a Istanbul fa parte di un club ristretto. Quello delle mancate leggende interiste. La potenziale bandiera che si trasforma in fuoriclasse mordi e fuggi. La prima e (fin qui?) unica stagione di André Onana da calciatore dell’Inter si racconta da sola. Iniziata all’ombra del capitano – numero 1 e titolare intoccabile – Samir Handanovic e finita da protagonista in una stagione di trofei minori e secondi posti. In Champions League così come in Serie A (addirittura terzo, ndr). Poi la cessione al Manchester United, che permette all’Inter di registrare una plusvalenza tanto storica quanto vitale. Di Onana nerazzurro restano 41 presenze, 36 gol subiti e 19 clean sheet, oltre a Coppa Italia e Supercoppa Italiana in bacheca. L’unico in grado di far finire in panchina un mostro sacro come Handanovic dopo oltre dieci anni di intoccabilità tra i pali. E ne fa finire anzitempo anche la carriera in porta. L’ultimo idolo dei tifosi interisti lascia Appiano Gentile dopo appena un anno ma lì lascia anche il cuore. Prima di lui Achraf Hakimi, altro mordi e fuggi estivo. A ogni modo, la presenza di Onana a San Siro in occasione di Inter-Cagliari è gradita ma quasi paradossale. Passaggio di consegne?

Inter con Onana e Handanovic quasi un anno dopo l’addio di entrambi i portieri

PROTAGONISTA – Onana si presenta a Milano per “festeggiare” con i suoi ex compagni di squadra. La seconda stella non è ancora aritmetica ma l’aria di festa in casa Inter è innegabile. Il classe ’96 camerunese è (auto?)invitato ma non è la sua festa. Handanovic con le sue 455 presenze in undici stagioni (oltre 41 all’anno in media, ndr), ma anche 471 gol subiti (circa 43, ndr) e 166 clean sheet (15, ndr), è il protagonista annunciato di Inter-Cagliari. E non per una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana in più rispetto a Onana – che in proiezione avrebbe garantito statistiche leggermente migliori – né per lo Scudetto da capitano. Al classe ’84 sloveno la scena pre-partita, con tanto di maglia numero 455 consegnata. Handanovic è il passato, il presente ma sarà anche il futuro dell’Inter. Con un altro ruolo diverso da quello del portiere (ieri) e dell’osservatore (oggi). Un futuro da allenatore (domani), magari anche dirigente più in là. Handanovic ha legato la sua carriera ad alti livelli alla maglia dell’Inter. E si augura di fare lo stesso nella sua nuova carriera, legandosi alla società Inter per diventare un allenatore vincente. L’ultimo numero 1 nella storia dell’Inter non è un mordi e fuggi: Handanovic è il passato recente destinato a ritornare in un’altra veste. E Onana avrà modo di “riprendersi” l’Inter in futuro…?

Pubblicato da
Andrea Turano

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