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Ode a Vecino, il “normal one” dell’Inter che c’è sempre nei momenti chiave

Matias Vecino è stato uno dei protagonisti dell’incredibile rimonta fatta ieri dall’Inter nel derby contro il Milan. Il centrocampista uruguagio ha segnato il gol del 2-2 dimostrandosi ancora una volta uomo dei gol pesanti nei momenti decisivi

Minuto 52 del derby di ieri sera, l’Inter è sotto contro il Milan. Ha chiuso il primo tempo sotto di due gol ma è rientrata in campo con un altro piglio e ha appena accorciato le distanze con un gran tiro da fuori di Marcelo Brozovic, capitano di serata alla luce dell’assenza di Handanovic. Filtrante di Diego Godin per Alexis Sanchez che parte sul filo del fuorigioco, salta Donnarumma in uscita ma non ha spazio per calciare in porta, allora scarica all’indietro per l’accorrente Matias Vecino che calcia di prima in porta per il gol del 2-2. Milan ripreso in 2 minuti e l’inerzia del derby è totalmente girata a favore dell’Inter che si imporrà poi per 4-2. Matias Vecino, praticamente ceduto fino a due settimane fa, titolare e uno degli eroi della serata in un derby che i tifosi interisti ricorderanno a lungo, si è dimostrato ancora una volta l’uomo che magari non appare tanto, che a volte può fornire prove insufficienti, ma che nei momenti chiave c’è e spesso lascia il segno.

IL NORMAL-ONE DELL’INTER – Vecino non spicca per polmoni e corsa come un Barella o per qualità tecnica come un Brozovic, un Sensi o un Eriksen, sembra un giocatore “normale” e a volte non sembra nemmeno uno dei più dotati nel centrocampo dell’Inter, ma non può essere un caso se nei momenti chiave dei suoi due anni e mezzo nerazzurri lui c’è sempre stato. Tutti i tifosi interisti ricordano il gol alla Lazio nell’ultima giornata del campionato 2017/18, quella zuccata su calcio d’angolo per il 3-2 definitivo che mandò i nerazzurri in Champions proprio a scapito della Lazio. Senza quel gol probabilmente la recente storia nerazzurra sarebbe andata in maniera diversa. In quella stessa stagione Vecino fu il castigatore delle romane, autore di 2 gol pesanti alla Roma (quello del 3-1 all’Olimpico e del fondamentale 1-1 al Giuseppe Meazza). La Champions conquistata fu battezzata ancora da una sua zuccata decisiva nel finale, nella prima partita della fase a gironi al Giuseppe Meazza contro il Tottenham. Gli inglesi erano passati in vantaggio grazie a un gol di Christian Eriksen (che all’epoca non immaginava forse sarebbe finito a indossare la maglia nerazzurra) ma furono rimontati da un gran gol di Mauro Icardi e poi dal colpo di testa di Vecino su azione di calcio d’angolo. Se due indizi fanno una prova, tre fanno una certezza perché poi nella stessa stagione arriva il gol nel derby, un derby fondamentale in una fase molto delicata del campionato in cui il Milan poteva scappare nella corsa Champions. Cross di Perisic, sponda di Lautaro Martinez e inserimento di Vecino per il gol che sblocca la stracittadina dopo appena 3 minuti cambiando l’inerzia di tutto un finale di stagione.

NUOVA STAGIONE, VECCHIE ABITUDINI – Quest’anno Vecino lo inizia col nuovo corso di Antonio Conte e senza una maglia da titolare. Conte inizia infatti la stagione con Sensi e Barella titolari insieme a Brozovic, l’uruguagio gioca male quando entra e perde posto nelle gerarchie a favore di Roberto Gagliardini, ma ha comunque modo di segnare un altro gol decisivo, pareggiando di testa contro il Verona “ammazza grandi” che era passato in vantaggio a San Siro in una partita poi vinta dai nerazzurri con una prodezza balistica di Nicolò Barella. Vecino segna anche nel 2-0 del primo tempo contro il Borussia Dortmund, ma poi i tedeschi rimontano e vincono infliggendo ai nerazzurri la sconfitta più bruciante della stagione e decisiva per il cammino in Champions. Con l’inverno qualcosa sembra essersi rotto, il giocatore salta alcune partite e nel mercato di gennaio sembra essere sul piede di partenza. Alla fine rimane a Milano e si arriva a ieri, titolare in un derby fondamentale, in cui in palio c’è l’aggancio in vetta alla classifica alla Juventus. L’Inter soffre, chiude il primo tempo sotto di 2 gol, ma nella ripresa riprende e supera il Milan mandando in delirio il popolo nerazzurro e nella rimonta storica di ieri notte c’è sempre il piede di Matias Vecino, il “normal-one” che però sa mettere il timbro nei momenti caldi.

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