Nuovo allenatore, vecchi leader: Handanovic tiene il posto con Inzaghi?
Il cambio in panchina in casa Inter potrebbe avere come conseguenza un allungamento della carriera per Samir Handanovic.
CAMBIO NEI PIANI – La stagione dell’Inter si è conclusa con una certezza. Anzi due. Una è quella di essere campioni d’Italia. La seconda che nella porta nerazzurra serve un nuovo portiere. Magari non immediatamente titolare, ma uno che entro una stagione possa ereditare la porta di Handanovic. Lo sloveno infatti malgrado abbia sollevato la coppa ha vissuto probabilmente la sua peggior stagione in assoluto in maglia Inter. Mostrando un declino tecnico evidente e inarrestabile. Col cambio in panchina però le cose potrebbero subire un rallentamento. L’ennesimo.
IMPORTANZA NELLO SPOGLIATOIO – L’arrivo di Inzaghi al posto di Conte porta un inevitabile terremoto in casa Inter. Che riguarda anche la squadra. Lo spogliatoio nei due anni sotto il salentino si è compattato e ha vissuto un’unione quasi simbiotica con l’allenatore. Ora il leader non c’è più e vanno disegnati nuovi equilibri. Handanovic è, ormai da anni, uno dei riferimenti dello spogliatoio nerazzurro. Il capitano in campo. Inevitabilmente il nuovo allenatore farà riferimento a lui per approcciarsi nel modo giusto, per cercare di avere la squadra dalla sua parte e non essere vissuto come una sorta di usurpatore. Ancora una volta quindi lo sloveno ricoprirà un ruolo delicato fuori dal campo. Che potrebbe avere ripercussioni sul suo impiego in campo.
COMPROMESSO – Conte aveva la credibilità e il rapporto coi giocatori perprendere scelte di un certo peso. Come togliere Handanovic dai titolari, seppur gradualmente. Inzaghi non ha questo credito ed è difficile pensare a una mossa di questa portata per iniziare la sua nuova avventura. Che già ha le sue asperità. Il tecnico potrebbe affidarsi ancora allo sloveno, tutelarne la leadership in modo da ricevere un “aiuto” nella gestione dello spogliatoio. Va ricordato che Handanovic non gradisce la concorrenza, men che meno andare in panchina. Pure nelle partite di minore importanza. Tra lui e Inzaghi potrebbe arrivare dunque un compromesso che allungherebbe, ancora, la carriera già da record del numero uno.