Nota tattica di Udinese-Inter: baricentro più basso e area intasata
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Udinese-Inter parliamo dell’atteggiamento difensivo scelto da Inzaghi.
ATTEGGIAMENTO DIVERSO – Dopo la sconfitta di Bologna l’Inter doveva gestire la sfida con l’Udinese con grande accortezza. Serviva vincere, senza dubbio, ma anche evitare una nuova crisi psicologica nei novanta minuti. Così Inzaghi ha optato per un atteggiamento generalmente più prudente. Il baricentro nerazzurro si è abbassato fino a 43,63 m coi bianconeri in possesso (coi rossoblù era dieci metri più avanzato in non possesso e venti in possesso), con gli esterni bassi e la linea difensiva a cinque. Guardate le posizioni medie dell’Inter in non possesso prese dal report della Lega Serie A:
Qualcosa di simile a quanto visto di recente, contro il Milan in Coppa Italia. Una scelta specifica, nata dall’idea di non lasciare spazi in verticale a una squadra come quella di Gabriele Cioffi, piena di giocatori che si esaltano negli spazi.
DIFESA BLINDATA – Sia chiaro che l’Inter non ha rinunciato ad attaccare. Ha solo cambiato stile. Ha tenuto il 52% del possesso e ha completato più passaggi, creando 12 tiri di cui 5 in porta. Solo in modo più diretto delle abitudini, giocando in verticale da centrocampo in sù. Difensivamente la scelta ha pagato. L’Udinese ha prodotto 7 tiri di cui 3 in porta. Questa presa dal report della Lega Serie A è la grafica che li mostra:
Due di questi (il pallino azzurro e quello rosso) rappresentano l’azione del gol, arrivato sugli sviluppi di una punizione. Gli altri due tiri da dentro l’area sono stati respinti. L’Inter insomma ha costretto una squadra da 17 gol nelle ultime 5 partite a girare al largo dalla propria area. La difesa, bassa e folta, ha funzionato. Sterilizzando soprattutto Nahuel Molina e Destiny Udogie, gli esterni, che sono veri e propri attaccanti aggiunti.