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Nota tattica di Udinese-Inter: Inzaghi ci prova e la squadra lo segue

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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Udinese-Inter parliamo delle scelte nel finale di partita.

SCELTE DECISIVE – Inzaghi spesso nella sua carriera all’Inter è stato accusato di cambi troppo conservativi, se non proprio banali. Sostituzioni quasi fisse, anzi prefissate, ruolo su ruolo. Senza la ricerca del guizzo, di quel qualcosa in più. In Udinese-Inter però le cose non sono andate così. E proprio il tecnico è stato il primo motore della vittoria finale. Dando coi suoi cambi un segnale a tutti.

CAMBI OFFENSIVI – L’Inter a Udine ha dominato la partita. Dal primo minuto. Però ha faticato a trovare la rete. Questo ha reso necessaria la ricerca di una svolta negli ultimi minuti. Inzaghi aveva già lavorato col suo metodo classico, ruolo su ruolo, mandando in campo Frattesi e Darmian per Mkhitaryan e Dumfries. Al minuto settantacinque però ha cambiato lo spartito: fuori Calhanoglu, dentro Sanchez. Niente regista per regista, con l’ingresso di Asllani. Cambio di uomo e di modulo. Un segnale dalla panchina di provarci fino alla fine. Di giocare all’attacco. Di non accontentarsi. E i giocatori lo hanno seguito.

GIOCATORI CHE SEGUONO – Dopo Sanchez sono entrati anche Arnautovic e Buchanan. Inzaghi insomma le carte offensive se le è giocate tutte. Varando un 3-4-1-2 a chiara trazione anteriore, con Carlos Augusto braccetto sinistro, Barella e Frattesi in mediana, Buchanan a sinistra e il tridente Sanchez, Lautaro Martinez, Arnautovic. Ma oltre ai nomi anche l’interpretazione è stata in chiave offensiva. Sempre di più col passare dei minuti. Guardiamo le posizioni medie dei nerazzurri prese dal report della Lega Serie A:

Frattesi si è trovato praticamente in linea con Sanchez, con Buchanan addirittura più alto di media e il solo Barella a occuparsi della copertura. Ma c’è di più. Nel recupero anche Acerbi si è sganciato andando a riempire l’area. Tanto che nell’azione del 2-1 è di fianco a Frattesi quando quest’ultimo segna. Con le punte al limite dell’area. Una spinta collettiva, di tutta la squadra. Che ha colto il segnale dell’allenatore, e ha cercato la vittoria riversandosi in attacco. Senza accontentarsi, senza paura. 

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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