Nota tattica di SPAL-Inter: Eriksen collante del gioco
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo SPAL-Inter parliamo della prestazione di Eriksen.
GARA SILENZIOSA, MA SOLIDA – SPAL-Inter non ha visto Eriksen entrare in modo diretto nel tabellino, malgrado il rotondo risultato finale. Ma il danese è stato il direttore d’orchestra fondamentale per far girare tutti i musicisti. Il numero 24 ha fornito una prestazione prima di tutto solida, con pochi fronzoli ed errori. Soprattutto con molta applicazione che Conte avrà sicuramente notato. Ed apprezzato.
REGISTA OFFENSIVO – Questa è la grafica dei suoi passaggi presa da StatsZone:
Eriksen ha svariato per tutto il fronte offensivo, si è proposto alto e basso, si è fatto trovare fornendo sempre opzioni di gioco. proprio quello che si chiede a un regista offensivo. I 45 passaggi completati sono nettamente sopra la sua media di 25. Quasi tutti (42 dei realizzati, 49 dei tentati) sono stati corti, per cercare scambi in modo da disassare le linee avversarie. La maggior parte poi sono stati in avanti (20 realizzati, 27 tentati): un’idea verticale che spesso è mancata all’Inter. Il danese è entrato attivamente in due gol e creato due occasioni. Lasciando ai compagni assist e gol.
FASE DIFENSIVA – Conte però, come noto, a Eriksen chiede anche impegno in fase di non possesso. Anzi sembra concentrarsi principalmente su quello. Forse esagerando. E anche qui c’è stata la risposta sul campo. Il danese ha corso più di tutti, 11,47 km, con la velocità media più alta pure. Aiutando la squadra anche con 6 recuperi. Un primo passo verso il cambiamento definitivo?