Nota tattica di Rapid Vienna-Inter: un secondo tempo di brutta gestione
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Rapid Vienna-Inter parliamo della gestione del secondo tempo.
PRESTAZIONE OPACA – L’Inter nella trasferta di Europa League ha ottenuto una vittoria col minimo sforzo. La risposta alla domanda su come la squadra avrebbe affontato la competizione resta sostanzialmente aperta: l’Inter ha fatto poco, pochissimo, è andata spegnendosi e quando ha provato a proporre gioco è sembrata decisamente frettolosa e impacciata. Nel primo tempo la squadra ha tenuto il pallone e il baricentro alto, cercando la via del gol. Trovato il rigore trasformato da Lautaro, nel secondo tempo lo spartito è cambiato.
GESTIONE, MA CON TROPPI RISCHI – Gli uomini di Spalletti si sono abbassati, lasciando il gioco in mano agli avversari. Una mossa voluta e studiata, pensata per sfruttare i limiti tecnici, per altro notevoli, del Rapid Vienna. Ma l’Inter si è dimostrata troppo approssimativa nella gestione: ha concesso troppi spazi e ripartenze al Rapid, facendo troppi falli pericolosi vicino alla propria area. E soprattutto, non è quasi mai riuscita a ripartire, diventando sostanzialmente sterile in fase offensiva. Anche a palla recuperata gli uomini di Spalletti si trovavano velocemente isolati finendo per regalarla di nuovo ai padroni di casa. Gestire le partite è lecito, ma va fatto decisamente meglio.