Nota tattica di Milan-Inter: Vecino devastante negli half spaces
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter, meglio se qualcosa di sommerso o particolare. Dopo Milan–Inter parliamo di Matias Vecino.
MOSSA CHIARA – Tanto male era stata preparata e approcciata Inter-Eintracht tanto bene lo è stata Milan-Inter. I nerazzurri sono arrivati al derby completamente trasformati e hanno messo in campo una prova di tecnica e personalità. La mossa più importante, lo hanno detto tutti, ha riguardato i movimenti di Vecino. Prima di vederli, un dato dalla Lega Serie A: il numero 8 è il giocatore che ha percorso più km di tutti quelli in campo.
COMPITO SPECIFICO – Vecino è stato sfruttato da Spalletti per un compito apparentemente semplice, andare ad attaccare gli spazi dietro ai centrocampisti del Milan. In particolare di Paquetà che al netto delle qualità dimostrate resta un giocatore “in prova” in mezzo al campo, con scarsa attitudine a coprire i tagli alle sue spalle. Proprio quegli spazi, giocando anche sulla “solitudine” di Bakayoko è andato a giocare Vecino, risultando devastante per almeno mezz’ora. Il gol dopo appena tre minuti è il segnale più chiaro, la seconda occasione sprecata malamente la conferma, ma in generale si sono viste tante percussioni che i rossoneri non hanno quasi mai saputo contenere.
GRAFICHE- Questa presa da Whoscored è la heatmap del giocatore:
Come si vede Vecino ha giocato in zona avanzata, riempiendo tutto lo spazio della trequarti, arrivando sia sugli esterni che, spesso e volentieri, in area. Come nelle due occasioni del primo tempo. I centrocampisti del Milan non sono sostanzialmente mai riusciti a prenderlo, soprattutto nel primo tempo.
Questi in aggiunta i suoi passaggi presi da StatsZone (con l’Inter che attacca da sinistra a destra stavolta):
Gli è mancata giusto un po’ di precisione nell’ultima rifinitura per coronare una prestazione che rimarrà nel cuore degli interisti.