Nota tattica di Milan-Inter: Mkhitaryan uomo ovunque
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Milan-Inter parliamo della prestazione di Mkhitaryan.
FEDELISSIMO DI INZAGHI – Mkhitaryan è arrivato all’Inter in estate a parametro zero, tra lo scetticismo di molti tifosi. E col ruolo di riserva del centrocampo, da inserire per far rifiatare quelli considerati i titolarissimi. Inzaghi però, anche a causa degli infortuni, ha rivisto le sue gerarchie. Anche in fretta. Fino a far diventare l’armeno inamovibile. Una considerazione confermata anche per Milan-Inter, dove lo ha scelto come titolare. Di nuovo tra stupore e scetticismo. E di nuovo il numero 22 ha fatto parlare il campo. Risultando decisivo.
L’armeno coi suoi movimenti è stato in primo luogo una chiave tattica del match. Ecco la sua heatmap presa da Whoscored:
Mkhitaryan è partito come interno di sinistra, ma si è mosso senza palla per aiutare lo sviluppo del gioco. Praticamente ad ogni altezza. Dall’impostazione alla rifinitura. Leggendo gli spazi lasciati dal centrocampo del Milan. Andando a sfruttarli dove e quando serviva. Arrivando fino al cuore dell’area avversaria.
TOCCHI E QUALITÀ – Ecco la mappa dei suoi tocchi presa da Whoscored:
I 38 tocchi di Mkhitaryan sono il secondo dato tra i centrocampisti dell’Inter, superati solo dai 46 di Barella. Che però ha giocato tutta la partita, mentre il numero 22 è uscito al minuto 63 per fare spazio a Brozovic. La sua prestazione quindi è andata ben oltre il sacrificio senza palla. Su 20 passaggi ne ha realizzati 19. Con 2 lanci lunghi, tutti realizzati, e anche un passaggio chiave. In fase difensiva aggiunge 6 contrasti (primo dell’Inter), una respinta e una spazzata. Più 3 dribbling e 2 conclusioni, con il gol del 2-0. Una prestazione chiave per il successo dell’Inter, in tutte le fasi. Impostazione, difesa, movimenti senza palla, copertura, rifinitura, inserimenti. Una prestazione da migliore in campo UEFA.