Nota tattica di Milan-Inter: la miglior partita di Barella
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Milan-Inter parliamo di Nicolò Barella.
SVOLTA NEL DERBY – L’arrivo di Barella all’Inter nel calciomercato estivo non è stato di quelli banali. Sul giocatore c’era la concorrenza di Napoli, Milan, Roma e per assicurarsi il talento ormai stabilmente nel giro azzurro i nerazzurri hanno dovuto sborsare una cifra record in ottica storica, pur divisa in tranche e bonus. Sia per l’etichetta del prezzo che per una condizione fisica da recuperare il suo inizio in campo è stato più complicato del previsto. Contro il Milan però il sardo ha fatto vedere il suo calcio.
MOVIMENTO E QUALITA’ – Barella innazitutto ha messo sul rettangolo verde tutto il suo dinamismo: 11,195 km percorsi, secondo della squadra dietro Brozovic. Un movimento costante da interno destro come si vede nella sua heatmap presa da Sofascore:
Pur coi suoi soliti eccessi di foga, il numero 23 è sembrato nettamente più inserito. Ha spaziato dalla difesa all’attacco, cercando sia di fare legna che di rifinire collaborando con le punte. Ha toccato in tutto 58 palloni, con 37 passaggi, tra cui l’assist per il gol di Lukaku, arrivato in una delle poche occasioni in cui si è allargato a sinistra. Il suo impatto fisico si è visto anche nei 14 palloni recuperati, terzo della squadra dietro a Godin e Lukaku. Quantità e qualità. Barella sta crescendo, e questa per l’Inter è una buona notizia.