Nota tattica di Lecce-Inter: il ritorno in nerazzurro di Lukaku
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Lecce-Inter parliamo della prestazione di Lukaku.
TUTTO COME PRIMA – Era l’uomo più atteso. Da più di un anno infatti i tifosi nerazzurri non vedevano l’ora di rivedere in campo Romelu Lukaku in maglia Inter. Col Lecce è finalmente successo. E ci ha messo due minuti a riallacciare il filo che aveva lasciato. Il belga ha trovato subito il gol, iniziando coi giallorossi come la prima volta nel 2019. Non si può non cominciare da questo per valutare la sua prima di ritorno. Col 90 sulla schiena, per segnare la differenza.
IL GOL SOPRA A TUTTO – Il gol dopo due minuti è stato un segnale. Romelu c’è e il feeling con la Serie A è ancora intatto. La rete serviva a lui per togliersi subito di dosso dubbi e perplessità, proprie o altrui. Ma soprattutto è servito all’Inter. Lukaku ha sbloccato la partita e il suo gol è stato decisivo nel 2-1 finale. Un inizio da non sminuire. La sua prestazione per il resto non è ancora stata dominante. Come normale che sia per un giocatore fisicamente possente, che quindi ha bisogno di raffinare la sua condizione coi minuti in campo.
PRESTAZIONE DA MIGLIORARE – Questa è la sua heatmap presa da Whoscored:
Lukaku rispetto a quanto visto col Villarreal una settimana fa è stato decisamente più dinamico. Non è rimasto alto, ma ha svariato ed è venuto incontro. Infatti la sua maggior presenza si riscontra sul centrodestra dell’attacco, la sua zona preferita per gestire la sfera spalle alla porta cercando di cucire il gioco. E anche per scatenare le sue famose progressioni. Non tutto è però riuscito al meglio. 31 palloni toccati è il volume minimo per una punta coinvolta nella manovra in una squadra col 70% di possesso totale. In questo il belga è stato superato da Lautaro Martinez (41), un fatto non proprio comune nella loro esperienza di coppia, risultando il peggiore di tutti i titolari, Handanovic compreso (39). Ecco la mappa dei tocchi, sempre da Whoscored:
I passaggi sono 21, realizzati col 79%. Nessun passaggio chiave all’attivo. I tiri sono 3 e al conto il belga aggiunge anche un dribbling e tre palloni persi. Una prestazione volenterosa, ma decisamente da migliorare. Con il gol in apertura e valorizzarla.