Nota tattica di Inter-Spezia: Skriniar all’improvviso al centro della difesa
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Spezia parliamo di Skriniar da difensore centrale.
DIFESA INEDITA – Inter-Spezia ha visto Simone Inzaghi costretto a fare di necessità virtù per quanto riguarda la composizione della sua linea difensiva. Stefan de Vrij e Andrea Ranocchia si sapeva che sarebbero stati indisponibili. E già l’assenza dei due centrali della difesa a tre di ruolo era una situazione di emergenza. Ma alla vigilia della gara ha alzato bandiera bianca anche Alessandro Bastoni, vale a dire il giocatore scelto dal tecnico per fare il centrale col Venezia. Così l’Inter si è presentata con una linea difensiva inedita. Composta da D’Ambrosio, Skriniar e Dimarco. Per lo slovacco era l’esordio nel ruolo di centrale. E ha assolto i compiti alla grande.
QUALITÀ E PERSONALITÀ – Skriniar ha dimostrato di avere la giusta comprensione tattica per il ruolo. Una cosa non scontata, soprattutto scoprendo di doverlo ricoprire così all’improvviso. Il numero 37 ha comandato la linea, tenendo le distanze tra tutti. Cosa non scontata con due elementi propensi a spingere come D’Ambrosio e Dimarco. E comandando il gioco fin dalla prima impostazione. Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da WhoScored:
In totale sono 106, il secondo valore più alto della squadra dopo Marcelo Brozovic. I passaggi tentati sono 96 (contro una media di 56), realizzati 94 (98% di percentuale realizzativa), di cui 54 in avanti. Non una prima impostazione piatta, ma con l’obiettivo di guadagnare campo, anche a costo di rischiare qualcosa. Come dimostra anche l’indice di rischio del passaggio del report della Lega Serie A, il più alto della squadra. Lo slovacco ha mostrato capacità di adattamento e leadership. Inzaghi ha scommesso su Skriniar, e lui ha risposto. Dando una nuova opzione al suo allenatore. L’ennesima prova di consistenza, fisica e tecnica.